lunedì 12 novembre 2007

La Città Ideale a Tokyo


















30 ottobre 2007 Prima Giornata

Progettare nuovi paesaggi
Progetti delle scuole di architettura italiane e giapponesi.
Si è svolto a Tokyo, presso il Centro Culturale Italiano all'ambasciata Italiana, un seminario finalizzato a mettere a confronto esperienze di progettazione di nuovi insediamenti sostenibili nel paesaggio in una prospettiva comparata tra Italia e Giappone.
Il lavoro mette a fuoco, in contesti tanto diversi quali sono l’Italia e il Giappone, la nozione di paesaggio, quella di sostenibilità ambientale, l’attitudine sperimentale nei confronti della trasformazione urbana contemporanea, e naturalmente la scala e il tema dei progetti.
In questo contesto è stato presentato il Progetto Costruttivo della Città Ideale GM 2005 dell'architetto Guglielmo Mozzoni, presentato dall'ing. Fiorella Basile.
Dato l'interesse suscitato dalla presentazione della Città Ideale al Centro Culturale Italiano dell'Ambasciata Italiana di Tokyo, lo stesso ambasciatore e il direttore del Centro Culturale hanno richiesto tutto il materiale della presentazione per poterlo continuare ad esporre nelle successive mostre.

I materiali della mostra verranno successivamente presentati nelle facoltà italiane.

Organizzatori: Università di Chieti-Pescara, Ambasciata d’Italia, IIC di Tokyo
Coordinamento generale: Alberto Clementi (Università di Chieti-Pescara)
Coordinamento del laboratorio: Francesco Garofalo (Università di Chieti-Pescara),
Hidenobu Jinnai (Hosei University)
Si puo' trovare il programma dell'evento a questo link: http://www.awn.it/AWN/download/programma.doc

lunedì 8 ottobre 2007

Le strade per Costruire la Città Ideale

Luisa Mazzini ha detto...
Ho apprezzato molto la presentazione dell'idea della Città Ideale. Adesso mi interesserebbe conoscere le strade per la costruzione di questa città.
8 ottobre 2007 8.35



Secondo me le strade per realizzare questa città sono quelle del buon senso, dell'intelligenza, della cultura e della presa di coscienza dei tempi in cui viviamo.
Possiamo percorrerle tutte queste strade.

Il buon senso, secondo me, può derivare da questo e cioè di abbandonare per il momento certi presupposti tradizionali e ragionare con le carte che si hanno in mano oggi.
Un tempo, quando ero un ragazzo io, tutti noi cantavamo "l'obelisco è quella cosa che sta ritto sulle piazze, piace molto alle ragazze perchè è dritto e guarda in su" figuratevi se io non posso capire le ragazze. Però non capisco come mai ancora oggi degli architetti si servano di questo "qualche cosa di diritto e che guarda in su" per metterci dentro degli abitanti.
Probabilmente questi architetti di moda, dei quali ne parlo anche in un mio fascicolo intitolato "il pidocchio e il grattacielo", non hanno ancora capito la differenza di tempo da quando è stato costruito il primo grattacielo, chiamato "ferro da stiro" in america alto 80m, e il tempo in cui oggi viviamo. Non solo alla fine dell'800 poteva andar bene pensare all'abitazione in altezza, ma andava ancora bene ai tempi in cui mi sono laureato io nel 1939. Difatti io e i miei colleghi avveniristi, eravamo tutti per il grattacielo. Allora (1939) in Italia circolavano 24mila automobili. Oggi ne circolano più di 60milioni. Si è identificato che la vita è assolutamente in orizzontale e non più in verticale come poteva essere nel 1939 quando l'andare in verticale voleva dire liberare delgi spazi di terreno che potevano effettivamente essere a giardino e non come quelli di oggi, chiamati giardino ma che non sono altro che vie automobilistiche o parcheggi auto.

La strada del buon senso, in un certo senso le comprende tutte, ma quando il buon senso non è innato, si può ritrovare appunto attraverso l'intelligenza. In questo caso, un architetto o un imprenditore intelligente, dovrebbe capire i vantaggi della mia città ideale sopra quella dei grattacieli.
Dico subito che la mia città di 25mila abitanti è costituita da una sfera, non perchè la sfera sia una forma geometrica preferita da un punto di vista estetico ma perchè è il punto di arrivo di un calcolo di un sistema costruttivo. Un sistema costruttivo che oltre a permettere un urbanistica della quale posso parlare poi è costruttivamente non dico il meno costoso ma addirittura il più redditizio per due ragioni:
la prima ragione è da un punto di vista statico. Il cerchio è la struttura che consente la sopportazione di pesi con il minor costo della struttura in quanto il cerchio, in tutte le sue parti, risponde nello stesso modo a tutte le forze esterne.
la seconda ragione è che la struttura sferica permette il maggior spazio abitabile. Se in un grattacielo di altezza 200m e di base, abitualmente di 30x20, necessita di una struttura che occupa il 70% in media dell'edificio, la mia città della stessa altezza, occupa strutturalmente soltano il 20%. Cioè la struttura incide come incide la struttura di muratura di 1000anni fa quindi il minimo possibile.
Se si sommano i due dati, la struttura meno costosa e lo spazio in più utilizzabie, si deduce la convenianza di tale struttura.
A questi requisiti, ne vanno aggiunti altri che derivano dall'impostazione politica e urbanistica; politicamente difatti la città retta a Tempocrazia può essere suddivisa in tanti, chiamiamoli comuni di c.a. 2000 abitanti, dove le leggi sono scelte dai cittadini e dove i cittadinipossono tranquillamente vivere la giornata intera senza l'uso dell'automobile in quanto, ogni comune che si snoda con le sue abitazioni in un cerchio di 240m di diametro, possano trovare al massimo in 120m tutto quello del quale hanno bisogno: pronto socorso, viveri, chiese, scuole e uffici professionali e tutti i servizi necessari. I cittadini che lavorano nell'industria avranno, dalla città stessa, il servizio pubblico che li unisce alla citta' industriale.

arch. Guglielmo Mozzoni

Risposte alle domande e ai commenti

Lucrezia Bozzetti ha detto...
Caro architetto,
sono curiosa di conoscere piu' approfonditamente il modo in cui si realizza questa filosofia della Citta' Ideale.
8 ottobre 2007 7.47


Quando una donna, oltre a essere carina fa anche delle domande concrete, un uomo non sa piu' dove mettersi. Comunque io sono qui e so benissimo dove sono e posso rispondere finalmente ad una domanda intelligente che se riesce ad avere una risposta e' tutto fatto.
Il fatto che quanto hanno pensato gli amici della Città Ideale da un punto di vista tecnologico è assolutamente oggi possibile, dopo appunto l'avvento della Telematica, non assicura però che sia possibile per quanto riguarda il buon senso, l'intelligenza e la cultura dei cittadini o perlomeno della maggiornaza dei cittadini. Questa è una cosa che non posso assicurare ma per la quale ho molte molte speranze.
Con la possibilità di informazione di oggi e la necessità di tutti di essere al corrente di tutto per poter arrivare alla fine della giornata, io ritengo che si possa veramente contare sul parere dei cittadini.
E' per questo che, dato oltretutto l'assoluta inefficienza del Parlamento relegato ad individui eletti senza nemmeno conoscerli e senza vincolo di mandato (art. 67 della Costituzione), senza dubbio ritengo che estendere il parlamento a tutti i cittadini sia assolutamente più conclusivo per il bene del Paese.
Oltretutto ritengo molto importante che responsabilizzando ciascun cittadino, questo stesso cittadino si trovi in dovere di essere all'altezza della situazione e di capire l'impotanza di poter dire il proprio parere, parere che enuncerà, nel caso della nuova democrazia detta Tempocrazia dalla Città Ideale, non votando degli individui ma votando addirittura per la legge che preferisce tra quelle proposte da gruppi di esperti provenienti da Università di diverse estrazioni politiche e filosofiche.
Credo fin qui di aver risposto in senso generale alla cara Lucrezia. In particolare aggiungo che la possibilità di attuazione di questa proposta può avvenire per esempio, in modo che sia assolutamente pacifica, in questo modo:
Visto l'articolo n.138 della Costituzione e raccolte le 500mila firme necesarie, gli attuali parlamentari devono accettare di restare in carica fino alla fine del loro mandato però non più per formulare le leggi ma per proporle, anticipando il criterio che le leggi, che sono soltanto delle soluzioni ai problemi della società, verranno proposte da gruppi di esperti di tutte le estrazioni filosofiche e politiche.
Questo argomento lo puoi vedere nel precedente messaggio di questo mio Blog.

Per conto mio, se io fossi oggi un parlamentare, coi tempi che corrono e con l'esasperazione del paese contro i politici, accetterei subito e di buon grado una proposta che libera da ogni responsabilita' il parlamentare, passandola a tutti i cittadini. In questo modo tra l'altro, visto da un punto di vista economico naturalmente, i cittadini non dovrebbero più sopportare i costi per la sicurezza personale dei parlamentari e risparmiare in questo modo pressapoco quanto basta per sanare il debito pubblico.

arch. Guglielmo Mozzoni

mercoledì 3 ottobre 2007

Crisi della Democrazia: per salvare "capra e cavoli"

Leonardo ha avuto l’idea dell’aereoplano, ma non ha avuto la possibilità di realizzarlo perché né lui né altri avevano inventato il motore!
Pericle aveva avuto l’idea della Democrazia, ma né lui né altri al suo tempo, hanno trovato il modo di applicarla perché nessuno aveva inventato il modo per far esprimere istantaneamente ad ogni cittadino la propria opinione e tanto meno il modo di contrapporsi al regime dittatoriale.
Nel 1965 gli amici della Città Ideale hanno individuato la vera possibilità della Democrazia, cioè quella di rendere tutti i Cittadini direttamente partecipi al Governo.
Ma questa intuizione è stata solo un’idea fino all’avvento della Telematica e quando bene sono arrivate le possibilità della telematica è mancata la voce che potesse contraddire un sistema politico, che della Democrazia non aveva fatto la Paladina della libertà bensì un mezzo per andare al potere.
Solo in questi ultimi giorni, la voce si è sentita: la voce di Rizzo e Stella da una parte e quella di Grillo dall’altra. Domani ce ne potrebbe essere anche un’altra.
Queste voci potrebbero proporre il metodo pacifico per passare dall’attuale Parlamento a quello esteso a tutti i Cittadini. Questo metodo è per di più ammesso dalla Costituzione vigente secondo l’articolo 138.

Secondo questo articolo, si potrebbero susseguire le seguenti fasi:
1) Gli attuali eletti rimangono in carica fino all’esaurimento del loro mandato.
2) Gli attuali eletti devono anticipare il compito dei “gruppi di lavoro” previsti in avvenire perché propongano le leggi che saranno scelte dai cittadini ai quali resterà la responsabilità della scelta.
3) Gli attuali eletti, per quanto sopra, non avendo più la responsabilità delle leggi non avranno più bisogno di sistemi di sicurezza personali e di gratifiche speciali.
4) Tutti i cittadini ammessi al voto, saranno dotati degli accessori telematici necessari al voto.

Questa possibilità potrebbe salvare capre e cavoli e cioè salvare i parlamentari attualmente contestati (evitando la possibilità che qualche fanatico passi dal Grillo al grilletto) e dall’altra parte realizzare la vera Democrazia con il parlamento esteso a tutti i Cittadini.
Queste voci auspicate potrebbero realizzare la grande “Svolta” per realizzare la vera “Democrazia Diretta” che gli amici della Città ideale hanno chiamato “Tempocrazia”.
Tale “Svolta” è espressa nel libro di prossima pubblicazione “La Nuova Costituzione e la SVOLTA della Umana Commedia” del quale si anticipa la copertina qui di seguito.

La Città Ideale, progetto urbanistico basato sulla Democrazia, è stato presentato recentemente al Castello Sforzesco di Milano, all’ambasciata Italiana a Pechino in Cina e attualmente in allestimento a Tokio in Giappone.
Per approfondimenti www.cittaideale.it
A disposizione per qualunque chiarimento in proposito si augura a tutte le voci in bocca al lupo.

arch. Guglielmo Mozzoni

martedì 2 ottobre 2007

Benvenuti nel Blog della Città Ideale


In questo Blog, vogliamo parlare di proposte alternative all'attuale gestione della societa'; sia dal punto di vista politico cha da quello urbanistico.
Confidiamo nella Vostra numerosa partecipazione.

arch. Guglielmo Mozzoni