mercoledì 30 giugno 2010

PGT di Milano

Riflessioni sul progetto per Milano presentato dall'associazione AUFO al Politecnico di Milano il giorno 16/06/2010, per la formulazione di osservazioni al PGT di Milano.

A completamento delle notizie apparse sui quotidiani nelle ultime due settimane, si espone l'articolo seguente, probabilmente pubblicato.

SALVIAMO IL CASTELLO SFORZESCO DALLA DISTRUZIONE

Stante il silenzio-assenso dell’amministrazione, il nostro Castello è in pericolo!
In seguito al protocollo di una DIA relativa alla costruzione del più “imponente grattacielo della storia” (si veda l’articolo di Teresa Monestiroli pubblicato in data 17giugno2010 su La Repubblica Milano), un’idea provocatoria dell’associazione AUFO - Architectural & Urban Forum (diretta da Lorenzo Degli Esposti, Paolo Lazza e Stefano Antonelli) potrebbe diventare realtà. Fortunatamente, complice la crisi globale e del settore edilizio in particolare, il magnate russo Roman Abramovich ha declinato, per ora, il suo impegno finanziario. AUFO si è quindi dedicata ad un diverso progetto, intitolato Aequus Actor (operatore equo), relativo agli scali ferroviari ed alle caserme in dismissione nel comune di Milano, virando da intenti provocatori ad intenti concretamente propositivi.
In seguito a questo mutamento di rotta, gli sforzi di AUFO si sono congiunti con quelli dell’associazione “Amici della Città Ideale” presieduta dall’architetto Guglielmo Mozzoni, nell’ideazione della proposta “MilanoStadtKrone2030” (corona della città di Milano), attualmente esposta al Politecnico di Milano, insieme ai due progetti precedenti, fino al 30 giugno.
Il progetto “MilanoStadtKrone2030”, è nella forma di osservazione al PGT in adozione da parte del comune di Milano, che prevede l’insediamento di 300.000 nuovi abitanti per la città. In considerazione del fatto che Milano sta perdendo residenti da alcuni decenni, come dimostrano gli innumerevoli cartelli affittasi e vendesi sparsi per tutta la città, questa ipotesi insediativa proposta dall’amministrazione è una necessità o un obiettivo strumentale? Ammesso e non concesso che la carica dei 300.000 sia necessaria, si pongono due interrogativi molto preoccupanti nel nostro contesto socio-politico. Primo interrogativo: dove mettere i 300.000? Escludendo di rendere ancora più caotico il centro urbano, pare inevitabile l’obiettivo dichiarato dal PGT di trasformare le periferie in nuove “centralità identitarie”. Che poi questo obiettivo sia perseguibile o meno tramite lo strumento del PGT si vedrà. Secondo interrogativo: ma questi 300.000…da dove verranno? Certamente non saranno quelli che sono scappati alla ricerca di prezzi più accessibili e di una migliore quotidianità. Da dove verranno dunque? E soprattutto, come saranno accolti? Speriamo che di questi tempi valga ancora il detto “Milan col coeur in man”.
Il progetto MSK riguarda l'istallazione nel territorio milanese di 12 oggetti archi-urbani lungo la cintura ferroviaria e di ulteriori 3 sul sistema delle tangenziali milanesi in prossimità dei nodi di Rho-Pero, Sesto San Giovanni e San Donato Milanese. Uno degli insediamenti è la Città Ideale dell’architetto Mozzoni, illustrata da un punto di vista strutturale nel convegno dello scorso 16 giugno presso il Politecnico di Milano dal prof. Antonio Migliacci, che ha evidenziato come “per gli aspetti strutturali, la soluzione costruttiva a forma sferica dà luogo a numerosi vantaggi: consente di avvicinarsi al meglio al regime di sole sollecitazioni assiali nelle membrature, in virtù dell’azione esercitata dai paralleli sui meridiani; può dare luogo al migliore comportamento sotto le azioni laterali del vento (di qualsivoglia direzione) e del sisma; proprio avendo la felice dislocazione dei volumi e dei pesi a metà dell’altezza, consente il miglior comportamento in fase di costituzione (per il trasporto dei materiali) e in esercizio (per le alimentazioni in verticale); consuma il minor territorio alla sua base, pur ampliata con un necessario disco d’appoggio. A questi vantaggi strutturali si possono sommare inoltre indubbi vantaggi energetici”.
Le nuove forme di urbanità interpretano gli obiettivi di principio del PGT (strategia di densificazione e di crescita della città nella città) sondandone le potenzialità più radicali: innovative relazione tra oggetto architettonico, contesto urbano e infrastrutture sono analizzate e progettate alla ricerca di nuove modalità di vita urbana basate sulla sinergia tra l’uso del mezzo di trasposto pubblico e di quello privato.
Gli oggetti archi-urbani ad alta densità sono connessi e integrati mediante due nuove linee metropolitane, sopraelevate su infrastrutture esistenti. Discostandosi da quanto previsto dal PGT, che prevede di utilizzare l’attuale cintura ferroviaria completandone il tratto mancante con una metrotranvia, la Circle Line del progetto MSK viaggia in sede propria, in elevazione sulla ferrovia esistente, con evidente risparmio di costi e di suolo rispetto ad una soluzione interrata. Pur saldando un debito causato da cinquant’anni di programmazione della mobilità urbana su ferro in tracciati radiali, la Circle Line è necessaria ma comunque non sufficiente a sostenere gli obiettivi di crescita della città.
Per questo il progetto MSK affianca alla Circle Line un’ulteriore linea denominata Triangle Line, una metropolitana veloce che potrà connettere Rho a Linate/San Donato, via Sesto San Giovanni, in elevazione sulle tangenziali esistenti. La nuova Triangle Line, sinergica con il sistema su gomma, sostituisce la proposta del Maxi-Tunnel avanzata dal Comune di Milano e mette a sistema i tre aeroporti di Malpensa, Orio e Linate, per formare un inedito hub aeroportuale lombardo: gli attuali aeroporti si configureranno come i terminal di una nuova struttura che alla competizione sostituirà l’integrazione. Al contempo la Triangle Line sposterà il baricentro logistico ed infrastrutturale della metropoli milanese verso nord, dove storicamente l’urbanizzazione si è maggiormente diffusa, evitando che la sola Circle Line confermi l’attuale assetto concentrico della città.
Si evince dunque come queste due metropolitane proposte siano valide e auspicabili anche senza ipotesi di crescita della popolazione della città, in quanto migliorerebbero sensibilmente la mobilità urbana e faciliterebbero la connessione di Milano alle relazioni a grandi scale. Il ruolo di Milano nel suo territorio e nelle sue relazioni internazionali potrà finalmente essere sostenuto da un anelato sentimento di appartenenza e da un rinnovato respiro cosmopolita.
In accordo con lo scopo sociale delle associazioni AUFO e Amici della Città Ideale, in favore dello sviluppo dello spirito critico e della partecipazione propositiva dei cittadini, vi invitiamo a visitare la mostra al Politecnico di Milano allestita nello spazio mostre Guido Nardi - via Ampére 2, e a proporre i vostri suggerimenti, anche scrivendo ai seguenti indirizzi email: info@aufo.it; mozzoni@cittaideale.it.


Guglielmo Mozzoni
Lorenzo Degli Esposti