venerdì 19 agosto 2011

Ai consiglieri del Comune di Milano

Milano, 18 Luglio 2011

File allegato: Fascicolo riassuntivo della proposta “Città Ideale”

CITTA’ IDEALE di GUGLIELMO MOZZONI
UNA PROPOSTA CONCRETA
PER LA REALIZZAZIONE DELL’EXPO 2015

UNA PROPOSTA COERENTE CON I PRINCIPI ETICI E PROGRAMMATICI DELL’ESPOSIZIONE, CON UN PROGRAMMA PER LA SUA CONCRETA FATTIBILITA’ ECONOMICA, E CON UN NUOVO MODELLO DI URBANISTICA CHE RISOLVA IL PROBLEMA DELL’ABITABILITA’, FAVORENDO AL MASSIMO LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA DELLA FAME NEL MONDO.


Alla “lettera aperta” indirizzata al sindaco di Milano, che uniamo in copia, aggiungiamo quanto segue.

L’associazione Amici della Città Ideale coglie l’occasione per ribadire la proposta fatta a suo tempo per il masterplan dell’area Expo, ancora oggi valida, approfondendo i temi della fattibilità economico-finanziaria.
L’occasione dell’Expo è la più propizia per mettere in pratica forme alternative di urbanistica e, con questo intento, gli Amici della Città Ideale da più di due anni hanno proposto soluzioni all’amministrazione comunale, fino alla recente “osservazione” alla proposta di variante di PRG dei comuni di Milano e Rho, relativa all’area Expo.

Urbanistica
Le grandi scoperte e relative invenzioni della fine del 1800 hanno determinato un sistema di vita sociale assolutamente diverso da quello dei millenni precedenti.
Di fronte a questo inaspettato evento, che ha cambiato il sistema di vita durato per millenni, l’urbanistica non è cambiata, determinando così problemi di vita sociale ormai insostenibili.
I principi e i presupposti della Città Ideale potrebbero risolvere in gran parte i problemi derivanti appunto dalle grandi scoperte e relative invenzioni e risolvere assieme la vita in comune, la logistica e favorire al massimo la risoluzione del problema della fame nel mondo, portando addirittura l’orto nello spazio dell’appartamento abitabile.
Difatti la Città Ideale, che prevede un complesso abitativo per 5.000 persone organizzato in una struttura sferica di diametro 120 metri, permette di vivere una intera giornata senza l’uso né dell’automobile né di mezzi pubblici, perché in essa è possibile raggiungere in pochi passi sia il posto di lavoro professionale, sia il pronto soccorso, sia la chiesa, sia la scuola, sia anche l’orto per il mantenimento, almeno da un punto di vista vegetale, di ciascuna famiglia. La Città Ideale è stata progettata in modo da sostituire tutte le scale con rampe al 6%, che riducono l’intera Città a vivere come può vivere una città in collina.
La Città Ideale è quindi, prima di tutto, una risposta a risolvere il problema della fame nel mondo, perché riconduce l’uomo a lavorare la terra per coltivarsi il cibo; risolve anche la logistica, in quanto una sola strada potrà servire le abitazioni, permettendo a tutti di avere sotto casa la propria automobile, che oggi ormai è parte di noi stessi, invece di doverla lasciare a chilometri di distanza e dover usare un costosissimo servizio pubblico, come accade nell’urbanistica corrente.

Fattibilità economico-finanziaria
Potrebbe essere assicurata con la partecipazione dei proprietari delle aree, degli enti interessati e della comunità intera ad un fondo immobiliare, che garantisca la composizione degli interessi differenti e quindi la pratica realizzazione dell’operazione attraverso un unico soggetto gestore del fondo. La sottoscrizione delle quote del fondo potrebbe avvenire in tempi brevi e finanziare l’operazione proposta.
Secondo i progetti risulterebbe che la Città Ideale avrebbe un costo di 550 milioni di euro.
Se il progetto fosse adottato per l’Expo 2015, potrebbe essere realizzato in due fasi:
- prima fase: struttura.
I 12 livelli sarebbero sufficienti a garantire le superfici espositive richieste e per contenere le abitazioni necessarie ai coltivatori/espositori.
- seconda fase: abitazioni.
La struttura, a fine Expo, potrà essere completata con le abitazioni previste dal progetto Città Ideale.

Arch. Guglielmo Mozzoni

Vedi: “Lettera aperta” al Sindaco di Milano del 18 Luglio 2011 gia' pubblicato precedentemente;
fascicolo riassuntivo della proposta “Città Ideale”

Lettera aperta al Sindaco dei milanesi

Al Sindaco del Comune di Milano, avv. Giuliano Pisapia
Palazzo Marino
Piazza della Scala, 2
20121 Milano

Milano, 18 Luglio 2011

Caro Sindaco,
in mezzo ai suoi travagli rida un momento con me: ho sentito che il 25 Luglio ci sarà il consiglio comunale. In questa occasione ho molte speranze che Ella riuscirà a rabbonire i miei cari milanesi. Ho molte speranze perché il 25 Luglio mi ha sempre menato buono, da quando, 68 anni fa, dopo che il Re aveva imprigionato Mussolini, il mio Generale Ruggero, comandante della “Difesa di Milano”, non sapeva più che pesci prendere e io, tenente di complemento dell’esercito, mi sono offerto di andare personalmente a chiedere la resa dei Fasci; il Generale mi ha preso per matto, però ne ha approfittato. Sono andato e ho ottenuto la resa incondizionata, salvando il mio Generale Ruggero e salvando Milano dalla guerra civile.
Caro Sindaco, rida con me e sono certo che, con un po' di buona voglia, tra Lei, i consiglieri e il mena buono del 25 luglio, con qualche aggiunta intelligente alla sua firma del famoso accordo, Ella riuscirà a riconquistare pienamente la fiducia della mia cara Milano e far dimenticare come mai si è parlato in origine di acquisto delle aree quando già erano disponibili:

1. Area Cabassi – agricola e tale rimaneva.
2. Area Fiera – già pubblica e, per statuto dell’ente Fiera, a disposizione dei grande eventi.
3. Aree Comunali – come tali già di proprietà pubblica.

Da quel 25 luglio è seguita tutta la mia fortunosa vicenda della Resistenza, fino al lancio in paracadute nell’Aprile 1945 a San Siro per aiutare a liberare Milano definitivamente dai tedeschi. Di fronte a quei momenti, quelli che mi stanno a cuore adesso sono da ridere, però per Milano possono essere molto importanti e, ancora una volta il 25 luglio, che ha menato buono a me e ai miei amici, potrà menar buono anche al sindaco di oggi, che potrebbe essere veramente il Sindaco dei milanesi.
Caro Sindaco, spero di poter ridere presto assieme, specialmente se Ella riuscirà a dare forma alla mia proposta dell’ultima lettera che Le ho inviato dove, riunendo tutte le volumetrie necessarie all’Expo in un unico edificio sferico, in contrapposizione ai degenerati invivibili grattacieli, si potrebbe liberare completamente il territorio, che rimarrebbe agricolo per sempre, anche se solo di 40 ettari e non di 400 come, incredibile ma vero, detto erroneamente dall’amministrazione, che ha sbagliato a calcolare gli zeri (articolo Corriere della Sera del 13 luglio u.s). Anche se pur modesto, di 40 ettari appunto e non di 400, è quello che i milanesi hanno chiesto nell’ultimo referendum.
Aggiungo che la mia proposta sta in piedi anche da un punto di vista finanziario e garantirebbe un margine operativo di investimento pari al 12%. Oltretutto non si avrebbero problemi con il BIE, in quanto la mia proposta si inserirebbe nel territorio Expo senza modificare il masterplan.
Confido in Lei e La saluto cordialmente,

Arch. Guglielmo Mozzoni

giovedì 11 agosto 2011

UNA GRANDE OCCASIONE PER MILANO

Mentre Emiri di ogni tipo misurano la loro potenza finanziaria continuando a fare un grattacielo più alto di un altro, una grande occasione si offre per Milano con l'avvento dell'EXPO 2015 è quella di annunciare al mondo una nuova urbanistica che permetta una vita proficua e serena, dopo le grandi scoperte e invenzioni del principio del novecento.

Mentre appunto gli Emiri cercano di prevalersi uno con l'altro aumentando l'altezza dei grattacieli e rendendo la vita impossibile a chi li abita, Milano potrebbe annunciare al mondo la nuova urbanistica che permetta una vita più facile da vivere in tutti i sensi, dall'approvvigionamento del cibo alla comodità di abitare nel modo più consono alle sue esigenze e preferenze.

Questa possibilità può essere data dalla Città Ideale G.M.2005 ormai conosciuta in tutto il mondo dopo essere stata esposta a Milano, a Pechino, a Tokio e attualmente voluta dalla biennale di Venezia a Palazzo Te a Mantova.

A questo proposito ritengo opportuno segnalare le lettere spedite in proposito ai responsabili dell'EXPO 2015 che verranno pubblicati a breve...