tag:blogger.com,1999:blog-88864966857809680872024-02-21T07:05:54.995-08:00La Città IdealeProposte e discussioni per una citta' governata dalla democrazia diretta (dai cittadini direttamente).arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.comBlogger27125tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-7920912469871178782011-10-07T02:49:00.000-07:002011-10-07T02:49:17.443-07:00CRISI GENERALE E CRISI DI GOVERNOIn questo momento di crisi generale e particolare in Italia, gli Amici della Città Ideale, progettata per il bene di tutti i Paesi del mondo, ritengono indispensabile che, perché sussista questo concetto di Città Ideale, debba per prima cosa in Italia essere istituito un governo che consenta la possibilità di poter mettere in pratica le finalità della Città stessa. <br />
Col governo attuale in Italia, i principi della Città Ideale, espressione dell’urbanistica avvenire, della progettazione antisismica, dell’etica, della comprensione reciproca, della sanità, della preservazione dell’ambiente e dell’ecologia, non possono essere attuati.<br />
Questo governo utilizza male le risorse che richiede ai cittadini in forma di imposte e quindi il modo di provocarne la caduta è quello di non versare imposte che vengono utilizzate ad arricchimento di pochi anziché a servizio di tutti.<br />
Si ritiene per questo opportuno instaurare un governo nuovo che possa consentire di realizzare quanto è propugnato dalla Città Ideale stessa. Per questo sarebbe sufficiente che il nuovo governo si impegnasse ad adottare tutto quanto proposto dalla Costituzione vigente, debitamente aggiornata da esperti politologi, architetti e filosofi. Gli aggiornamenti riguardano specialmente la sostituzione dell’attuale parlamento con uno composto da tutto il popolo, che elegge per concorso gli addetti, semplici funzionari con il compito di dedurre il parere della maggioranza, che diventa la legge.<br />
L’Associazione Amici della Città Ideale ritiene quindi il caso di sentire il parere dei cittadini italiani sulla proposta contenuta dalla Costituzione del 1948 opportunamente aggiornata.<br />
Nel caso il governo attuale non accettasse tale novità, sarà necessario destituirlo, ricorrendo non già ad un colpo di stato, come si faceva una volta, ma semplicemente all’impegno da parte della maggioranza dei cittadini a non pagare le tasse finché non si cambi il governo.<br />
I cittadini che vogliono aderire a questa proposta possono contattarci attraverso il sito internet www.cittaideale.it<br />
<br />
Milano, 7 Ottobre 2011<br />
<br />
<br />
Guglielmo Mozzoni<br />
Presidente Associazione Amici della Città Idealearch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-46997467939993944122011-08-19T06:10:00.000-07:002011-08-19T06:37:13.077-07:00Ai consiglieri del Comune di MilanoMilano, 18 Luglio 2011<br />
<br />
<a href="http://www.cittaideale.it/libretto%20Citta%20Ideale.pdf">File allegato: Fascicolo riassuntivo della proposta “Città Ideale”</a><br />
<br />
CITTA’ IDEALE di GUGLIELMO MOZZONI<br />
UNA PROPOSTA CONCRETA <br />
PER LA REALIZZAZIONE DELL’EXPO 2015<br />
<br />
UNA PROPOSTA COERENTE CON I PRINCIPI ETICI E PROGRAMMATICI DELL’ESPOSIZIONE, CON UN PROGRAMMA PER LA SUA CONCRETA FATTIBILITA’ ECONOMICA, E CON UN NUOVO MODELLO DI URBANISTICA CHE RISOLVA IL PROBLEMA DELL’ABITABILITA’, FAVORENDO AL MASSIMO LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA DELLA FAME NEL MONDO.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf0UQ_jjx9zciJlCygmjRWNf0EjBBHY0cz1cghgWGfwHOvwp6B-ONIDcpfcoQP3SQ88dcYdYadYDMabB05EQ4S7zJ8YwD61O9IG9mJ8JKrRXM_ww2EmPsgj7fi1awfbys8VyVpkX4W7ZU/s1600/consigliericomunemilano.gif" imageanchor="1" style="margin-left:1em; margin-right:1em"><img border="0" height="139" width="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf0UQ_jjx9zciJlCygmjRWNf0EjBBHY0cz1cghgWGfwHOvwp6B-ONIDcpfcoQP3SQ88dcYdYadYDMabB05EQ4S7zJ8YwD61O9IG9mJ8JKrRXM_ww2EmPsgj7fi1awfbys8VyVpkX4W7ZU/s200/consigliericomunemilano.gif" /></a></div><br />
Alla “lettera aperta” indirizzata al sindaco di Milano, che uniamo in copia, aggiungiamo quanto segue.<br />
<br />
L’associazione Amici della Città Ideale coglie l’occasione per ribadire la proposta fatta a suo tempo per il masterplan dell’area Expo, ancora oggi valida, approfondendo i temi della fattibilità economico-finanziaria.<br />
L’occasione dell’Expo è la più propizia per mettere in pratica forme alternative di urbanistica e, con questo intento, gli Amici della Città Ideale da più di due anni hanno proposto soluzioni all’amministrazione comunale, fino alla recente “osservazione” alla proposta di variante di PRG dei comuni di Milano e Rho, relativa all’area Expo.<br />
<br />
Urbanistica<br />
Le grandi scoperte e relative invenzioni della fine del 1800 hanno determinato un sistema di vita sociale assolutamente diverso da quello dei millenni precedenti. <br />
Di fronte a questo inaspettato evento, che ha cambiato il sistema di vita durato per millenni, l’urbanistica non è cambiata, determinando così problemi di vita sociale ormai insostenibili.<br />
I principi e i presupposti della Città Ideale potrebbero risolvere in gran parte i problemi derivanti appunto dalle grandi scoperte e relative invenzioni e risolvere assieme la vita in comune, la logistica e favorire al massimo la risoluzione del problema della fame nel mondo, portando addirittura l’orto nello spazio dell’appartamento abitabile. <br />
Difatti la Città Ideale, che prevede un complesso abitativo per 5.000 persone organizzato in una struttura sferica di diametro 120 metri, permette di vivere una intera giornata senza l’uso né dell’automobile né di mezzi pubblici, perché in essa è possibile raggiungere in pochi passi sia il posto di lavoro professionale, sia il pronto soccorso, sia la chiesa, sia la scuola, sia anche l’orto per il mantenimento, almeno da un punto di vista vegetale, di ciascuna famiglia. La Città Ideale è stata progettata in modo da sostituire tutte le scale con rampe al 6%, che riducono l’intera Città a vivere come può vivere una città in collina. <br />
La Città Ideale è quindi, prima di tutto, una risposta a risolvere il problema della fame nel mondo, perché riconduce l’uomo a lavorare la terra per coltivarsi il cibo; risolve anche la logistica, in quanto una sola strada potrà servire le abitazioni, permettendo a tutti di avere sotto casa la propria automobile, che oggi ormai è parte di noi stessi, invece di doverla lasciare a chilometri di distanza e dover usare un costosissimo servizio pubblico, come accade nell’urbanistica corrente.<br />
<br />
Fattibilità economico-finanziaria<br />
Potrebbe essere assicurata con la partecipazione dei proprietari delle aree, degli enti interessati e della comunità intera ad un fondo immobiliare, che garantisca la composizione degli interessi differenti e quindi la pratica realizzazione dell’operazione attraverso un unico soggetto gestore del fondo. La sottoscrizione delle quote del fondo potrebbe avvenire in tempi brevi e finanziare l’operazione proposta.<br />
Secondo i progetti risulterebbe che la Città Ideale avrebbe un costo di 550 milioni di euro.<br />
Se il progetto fosse adottato per l’Expo 2015, potrebbe essere realizzato in due fasi: <br />
- prima fase: struttura.<br />
I 12 livelli sarebbero sufficienti a garantire le superfici espositive richieste e per contenere le abitazioni necessarie ai coltivatori/espositori.<br />
- seconda fase: abitazioni.<br />
La struttura, a fine Expo, potrà essere completata con le abitazioni previste dal progetto Città Ideale.<br />
<br />
Arch. Guglielmo Mozzoni<br />
<br />
Vedi: “Lettera aperta” al Sindaco di Milano del 18 Luglio 2011 gia' pubblicato precedentemente; <br />
<a href="http://www.cittaideale.it/libretto%20Citta%20Ideale.pdf">fascicolo riassuntivo della proposta “Città Ideale”</a>arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-65753813685054932372011-08-19T06:07:00.000-07:002011-08-19T06:33:00.776-07:00Lettera aperta al Sindaco dei milanesiAl Sindaco del Comune di Milano, avv. Giuliano Pisapia<br />
Palazzo Marino<br />
Piazza della Scala, 2<br />
20121 Milano<br />
<br />
Milano, 18 Luglio 2011<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1TyBnw9ho5rPl6a3HO13B4IYzjsXi1TYlQyDshoNlnKFMbimWvCTF9NwRT51fwuMeb03IBqbYPHQf7p1JM8pQK7Fx4DWaEVSehYPVfvineC7Rv4uNQhkdPCuErYgnzOvNZesJBLkosA4/s1600/mozzoni.tiff" imageanchor="1" style="clear:left; float:left;margin-right:1em; margin-bottom:1em"><img border="0" height="139" width="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1TyBnw9ho5rPl6a3HO13B4IYzjsXi1TYlQyDshoNlnKFMbimWvCTF9NwRT51fwuMeb03IBqbYPHQf7p1JM8pQK7Fx4DWaEVSehYPVfvineC7Rv4uNQhkdPCuErYgnzOvNZesJBLkosA4/s200/mozzoni.tiff" /></a></div>Caro Sindaco,<br />
in mezzo ai suoi travagli rida un momento con me: ho sentito che il 25 Luglio ci sarà il consiglio comunale. In questa occasione ho molte speranze che Ella riuscirà a rabbonire i miei cari milanesi. Ho molte speranze perché il 25 Luglio mi ha sempre menato buono, da quando, 68 anni fa, dopo che il Re aveva imprigionato Mussolini, il mio Generale Ruggero, comandante della “Difesa di Milano”, non sapeva più che pesci prendere e io, tenente di complemento dell’esercito, mi sono offerto di andare personalmente a chiedere la resa dei Fasci; il Generale mi ha preso per matto, però ne ha approfittato. Sono andato e ho ottenuto la resa incondizionata, salvando il mio Generale Ruggero e salvando Milano dalla guerra civile.<br />
Caro Sindaco, rida con me e sono certo che, con un po' di buona voglia, tra Lei, i consiglieri e il mena buono del 25 luglio, con qualche aggiunta intelligente alla sua firma del famoso accordo, Ella riuscirà a riconquistare pienamente la fiducia della mia cara Milano e far dimenticare come mai si è parlato in origine di acquisto delle aree quando già erano disponibili:<br />
<br />
1. Area Cabassi – agricola e tale rimaneva.<br />
2. Area Fiera – già pubblica e, per statuto dell’ente Fiera, a disposizione dei grande eventi.<br />
3. Aree Comunali – come tali già di proprietà pubblica.<br />
<br />
Da quel 25 luglio è seguita tutta la mia fortunosa vicenda della Resistenza, fino al lancio in paracadute nell’Aprile 1945 a San Siro per aiutare a liberare Milano definitivamente dai tedeschi. Di fronte a quei momenti, quelli che mi stanno a cuore adesso sono da ridere, però per Milano possono essere molto importanti e, ancora una volta il 25 luglio, che ha menato buono a me e ai miei amici, potrà menar buono anche al sindaco di oggi, che potrebbe essere veramente il Sindaco dei milanesi.<br />
Caro Sindaco, spero di poter ridere presto assieme, specialmente se Ella riuscirà a dare forma alla mia proposta dell’ultima lettera che Le ho inviato dove, riunendo tutte le volumetrie necessarie all’Expo in un unico edificio sferico, in contrapposizione ai degenerati invivibili grattacieli, si potrebbe liberare completamente il territorio, che rimarrebbe agricolo per sempre, anche se solo di 40 ettari e non di 400 come, incredibile ma vero, detto erroneamente dall’amministrazione, che ha sbagliato a calcolare gli zeri (articolo Corriere della Sera del 13 luglio u.s). Anche se pur modesto, di 40 ettari appunto e non di 400, è quello che i milanesi hanno chiesto nell’ultimo referendum.<br />
Aggiungo che la mia proposta sta in piedi anche da un punto di vista finanziario e garantirebbe un margine operativo di investimento pari al 12%. Oltretutto non si avrebbero problemi con il BIE, in quanto la mia proposta si inserirebbe nel territorio Expo senza modificare il masterplan.<br />
Confido in Lei e La saluto cordialmente,<br />
<br />
Arch. Guglielmo Mozzoni<br />
arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-16885357751661533572011-08-11T10:36:00.000-07:002011-08-19T06:33:22.011-07:00UNA GRANDE OCCASIONE PER MILANOMentre Emiri di ogni tipo misurano la loro potenza finanziaria continuando a fare un grattacielo più alto di un altro, una grande occasione si offre per Milano con l'avvento dell'EXPO 2015 è quella di annunciare al mondo una nuova urbanistica che permetta una vita proficua e serena, dopo le grandi scoperte e invenzioni del principio del novecento.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYmzQk_XisDmx8xgTcKjnvTnHLxa_es2TQTVhhan1YSPqdb8EU-Be1m3scVyW6S6J-LlxRXdvRFdcu8DZq2oOsIoiPOU154Fr3aAg_IfxgH4mzRG7HhdqtZr0KUXZ22bCTV5lE79bfht4/s1600/cittaideale.gif" imageanchor="1" style="clear:left; float:left;margin-right:1em; margin-bottom:1em"><img border="0" height="154" width="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYmzQk_XisDmx8xgTcKjnvTnHLxa_es2TQTVhhan1YSPqdb8EU-Be1m3scVyW6S6J-LlxRXdvRFdcu8DZq2oOsIoiPOU154Fr3aAg_IfxgH4mzRG7HhdqtZr0KUXZ22bCTV5lE79bfht4/s200/cittaideale.gif" /></a></div>Mentre appunto gli Emiri cercano di prevalersi uno con l'altro aumentando l'altezza dei grattacieli e rendendo la vita impossibile a chi li abita, Milano potrebbe annunciare al mondo la nuova urbanistica che permetta una vita più facile da vivere in tutti i sensi, dall'approvvigionamento del cibo alla comodità di abitare nel modo più consono alle sue esigenze e preferenze.<br />
<br />
Questa possibilità può essere data dalla Città Ideale G.M.2005 ormai conosciuta in tutto il mondo dopo essere stata esposta a Milano, a Pechino, a Tokio e attualmente voluta dalla biennale di Venezia a Palazzo Te a Mantova.<br />
<br />
A questo proposito ritengo opportuno segnalare le lettere spedite in proposito ai responsabili dell'EXPO 2015 che verranno pubblicati a breve...arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-54332650221852914982011-05-09T09:10:00.001-07:002011-08-11T10:15:04.550-07:00Dalla dittatura politica alla dittatura ArchitettonicaHo letto l’altro giorno su diversi giornali come l’architetto di fama mondiale, ma incapace di fantasia personale, magnifica i suoi grattacieli e come ancora oggi incita il cittadino ad abitarli entusiasta che all’ultimo piano si possa vedere una bellissima vista, e che gli incontri tra persone si possono benissimo avere mediante un ascensore, che scende da mille metri a terra, ed una metropolitana, che unisce i grattacieli tra di loro. Alcuni giornali e riviste condotti da medici illustri fanno presente i danni che fisicamente arrecano gli ascensori che in pochi secondi portano i nostri cuori da terra a mille metri di altezza. Da un punto di vista psichico denunciano l’impossibilità d’incontri di chi abita nella stessa casa e la tristezza di chi nel grattacielo abita ai piani inferiori, pur pagando prezzi inverosimili dovuti a costi di costruzione per strutture antistatiche, come vogliono i grattacieli.<br />
<br />
L’architetto esclusivamente esibizionista incita i cittadini ad abitare i suoi grattaceli né più né meno di come Hitler incitava i cittadini ad armarsi per diventare padrone del mondo.<br />
Il carisma del dittatore è un fatto che si verifica in natura e nei secoli ha sempre portato ai più sinistri disastri. Fino ai giorni nostri, però, si è verificato effettivamente in politica; oggi purtroppo si verifica anche in architettura, tanto da offenderla togliendole la sua meravigliosa mansione di essere l’arte dell’abitare. La mia lunga vita mi ha permesso di veder nascere il primo grattacielo: era alto 80 metri e fu chiamato il “ferro da stiro” per la sua conformazione. A noi studenti del Politecnico sembrò una cosa meravigliosa perché, oltre a liberare il terreno per essere oasi di verde pubblico, poteva contenere per ciascuno la propria automobile sotto casa, in quanto allora in Italia di automobili se ne contavano soltanto 20.000, mentre oggi ammontano a più di 60 milioni, cioè a una per ogni cittadino. L’architetto di “fama mondiale”, per comodità progettuale, l’automobile non la considera nemmeno; e tutt’al più la posteggia a decine di chilometri lontana dal suo proprietario. <br />
<br />
Il desiderio di andare in su è di tutti tempi, come è nella Torre di Babele: andare in su voleva dire andare alla Porta degli Dei e ci si andava attraverso meravigliosi orti e giardini dove era più bello stare e dove allora stava la Regina Semiramide, raccogliendo rose in quei giardini pensili che Nabucodonosor costruiva in tutte le sue città. Ma dove andrebbe oggi a cogliere rose la Regina Semiramide, in un grattacielo dove, all’ultimo piano, al guardare fuori vengono le vertigine e ai piani bassi non vedi più il cielo né il sole perché sono nascosti dal grattacielo che gli sta di fronte?<br />
<br />
E’ una mania quella di volere essere più alto degli altri; quando ero bambino in casa c’era un muro pieno di righetti orizzontali con segnate le altezze di tutti noi bambini, e quello che risultava più alto era tutto contento di essere sopra gli altri. Di fronte alla grandezza dell’universo l’uomo, per uomo che sia, è sempre un bambino e chissà perché vuole sempre essere più alto degli altri. <br />
L’architetto di “fama mondiale”, con i suoi grattacieli, è il prototipo del bambino, ma del bambino che si dà delle arie, appunto perché è più alto degli altri; l’architetto di “fama mondiale” non dà più limiti di altezza ai suoi grattacieli, proprio per essere sempre più alto degli altri. Il tragico è che assieme a l’architetto è andato in alto tutto il grattacielo pieno di persone, persone in balia del carisma del dittatore che, come si diceva prima, una volta era solo in politica ed oggi è anche in architettura. <br />
<br />
Senza aspettare che sia troppo tardi, il cittadino dovrebbe valutare per conto suo se non ci siano già proposte concrete di architettura, dove la Regina Semiramide possa raccogliere i fiori e avere sotto casa l’automobile.<br />
Questi progetti ci sono già e qualcuno comincia timidamente ad apparire. <br />
Per quanto riguarda Milano, purtroppo la zona Garibaldi Repubblica è già rovinata, ma si sarebbe ancora in tempo ad evitare brutture esibizionistiche e irresponsabili nell’area di City Life, e salvare il concetto basilare dell’architettura che è l’Arte di Abitare.arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-54723462062776523232011-01-10T09:55:00.000-08:002011-01-10T09:57:18.332-08:00ARTICOLO PUBBLICATO SUL CORRIERE DELLA SERA in data 26 ottobre 2010Lettera alla giornalista Isabella Bossi Fedrigotti<br />
<br />
La strada verso l'EXPO e le correzioni possibili.<br />
<br />
Mi rivolgo ancora una volta e Lei, che si è dimostrata in più occasioni interprete delle disavventure dei cittadini milanesi.<br />
Goffredo Mameli, che non era leghista, come non lo sono io, scriveva un tempo che gli italiani erano “schiavi di Roma”… adesso, invece, sono schiavi di eterogenei gruppi che, chissà come formatisi, schiavizzano impertinenti i cittadini.<br />
Uno di questi gruppi è quello che presiede l’Expo 2015.<br />
Da più di due anni l’associazione “Amici della Città Ideale”, che presiedo dal 2000, ha cercato in tutti i modi, con lettere e istanze firmate anchesì da avvocati sia amministrativi che penali, di correggere quanto uno di quei famosi gruppi stava inconsapevolmente maturando in base ad un masterplan che poteva avere di per sé un valido motivo, ma che non prevedeva un risultato avveniristico e quindi positivo per risolvere la “fame nel mondo”. <br />
La proposta, che non avrebbe fatto spendere soldi ai cittadini, che non avrebbe favorito interessi privati occulti e che avrebbe restituito alla città di Milano un’area agricola non solo per la durata dell’Expo, ma anche per il prossimo futuro, non è mai stata considerata e non ha mai ricevuto risposta.<br />
È proprio qui che si doveva insistere: quel famoso gruppo è qui che doveva intervenire. Ha preferito invece decidere di buttar via soldi per costruire manufatti da demolire, e lasciare ai proprietari delle aree agricole la possibilità di costruire enormi volumetrie secondo un’urbanistica assolutamente sorpassata, che è ancora quella di Giulio Cesare, peggiorata dalla facoltà di costruire a qualsiasi altezza, nonostante le scoperte e relative invenzioni della fine del 1800 e principio del 1900: dall’elettricità al motore a scoppio, dall’automobile all’aeroplano e, incredibile ma vero, dalla telematica. <br />
A tutt’oggi è così…ma con l’aiuto dei giornali qualcosa si può ancora salvare.arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-43194010751409349472010-12-15T05:40:00.000-08:002010-12-15T06:09:48.164-08:00CITY LIFE: architettura e urbanistica. (Lettera all'editore della rivista "L'Architetto Italiano")<div class="MsoNormal"><span style="font-family: Times New Roman; font-size: small;"><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></div>In attesa di una risposta dall'editore Carlo Mancosu, pubblichiamo quanto scritto alla rivista "L'Architetto Italiano".<br />
<br />
Ho letto sulla Sua rivista, l’Architetto Italiano, l’articolo sui cosiddetti grattacieli di City Life “dritto, storto e curvo”.<br />
Ho apprezzato molto l’educazione con cui è stato scritto l’articolo, ma l’educazione non deve arrivare a non dire per compiacimento quello che va detto. Difatti nell’articolo non è detto esplicitamente che quei grattacieli offendono i principi e la missione dell’architettura, che è l’arte dell’abitare.<br />
Un architetto che sia davvero tale non può prescindere dal considerare, prima di tutto, questa etica nel giudicare qualsiasi edificio. Gli edifici proposti per City Life sono, per delle persone normali, letteralmente inabitabili e valgono soltanto per far parlare di sé.<br />
È molto facile confondere l’architettura con la scultura, che può essere un debito ornamento per la città. Ma è proprio qui che un giudizio di un architetto non deve lasciarsi prendere la mano. Il fatto che l’architettura, arte di abitare, possa essere adornata da sculture, o pitture, o anche musica, è un fatto che è stato ripetuto nella storia, ma è stato valido soltanto quando questo ornamento non pregiudicava il modo di abitare. Colonne e capitelli, dorici o corinzi, usati appunto come decorazione, non hanno mai disturbato l’abitazione; sono stati sempre assieme a statue, a inferriate, a serramenti di ogni tipo, soltanto come abbellimento della città: un abbellimento come può essere in una donna un orecchino, una collana, un braccialetto, un anello, una giarrettiera. Cioè l’architettura può contenere in sé abbellimenti ornamentali di ogni genere, fino ad arrivare ad essere una scultura essa stessa, ma non lo può fare se crea disagio all’abitazione, se rende difficile la vita, creando difficoltà di accessi, pericoli di respirazione, vertigini e impossibilità di dialogo.<br />
Proprio in una città ben venga la scultura, ma deve essere scultura fine a sé stessa, e cioè di curiosità, godimento e soddisfazione del cittadino che passa per strada. Non deve mai essere confusa, come purtroppo ha voluto confondersi nei progetti di City Life.<br />
A tutto questo va aggiunta una cosa ancora più importante: il problema e la soluzione dell’urbanistica, della quale l’architettura è soltanto un piccolo particolare. Oggi al mondo non esiste un’urbanistica adeguata alle grandi scoperte e relative invenzioni della fine del 1800 e principio del 1900. Nonostante la scoperta dell’elettricità e l’invenzione della lampadina, che ha sostituito la candela, l’invenzione della vaporiera che ha sostituito i cavalli con l’acqua calda, la scoperta del petrolio e l’invenzione dell’automobile, che ha sostituito anch’essa i cavalli con il motore a scoppio, l’invenzione dell’aeroplano e, incredibile ma vero, della telematica, l’urbanistica attuale è ancora quella di Giulio Cesare.<br />
Il primo cosiddetto grattacielo è stato costruito a New York alla fine del 1800, e agli architetti del primo 1900 non è sembrato vero di poter usare tale modo di costruire con tali possibilità di altezza. Ma questi architetti, io compreso, non hanno lontanamente immaginato cosa sarebbe stato lo sviluppo dell’automobile e dell’aviazione. Quando io ho progettato per la prima volta un grattacielo, in via Imbonati a Milano, in Italia esistevano 20 mila automobili e, quelle poche che servivano le abitazioni del grattacielo, stavano comodamente sul perimetro del grattacielo stesso; oggi di automobili, in Italia, ce ne sono più di 60 milioni e sotto il perimetro del grattacielo non ci stanno più.<br />
Il grattacielo ha determinato un’epoca interessantissima, ma oggi rappresenta esclusivamente un esibizionismo strutturale, peggiorativo al massimo, per la sua possibilità di costruire in altezza, della vecchia e ancora oggi incredibilmente usata urbanistica di Giulio Cesare.<br />
Probabilmente un altro articolo sulla Sua prossima rivista, dimostrativo della inopportunità economica e abitativa dei grattacieli “dritto, curvo e storto”, potrebbe influire sulla possibilità per lo meno di correggerli, facendo ragionare gli attuali acquirenti. Chi ha la stupidità di acquistare tali appartamenti, fa anche fare una figura ridicola a Milano e ai milanesi, che, pur di assomigliare a chi vive a Dubai, si assoggetta a spendere 10 volte di più di quello che sarebbe il costo normale pur di far finta di vivere come quelli di Dubai o di Las Vegas.<br />
Sperando di leggere un articolo in proposito sulla Sua prossima rivista, e che si presenti un’occasione per conoscerLa, Le porgo i miei saluti.arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-40295020551902103822010-11-10T08:50:00.000-08:002010-11-30T09:07:26.294-08:00AREA EXPO: PROPOSTA DI VARIANTE AI P.R.G. VIGENTI NEI COMUNI DI MILANO E RHO<a href="http://cittaideale-gm.blogspot.com/2010/10/lettera-al-sindaco-del-comune-di-milano_13.html#links">La Città Ideale: OSSERVAZIONI</a><br />
Proponiamo qui di seguito la nostra osservazione che sarà presentata entro il 18 Novembre (termine previsto) al Comune di Milano.<br />
<br />
L’evento Expo, fino ad oggi immaginato intelligentemente per contribuire a risolvere la fame nel mondo, arrischia di diventare una cosa ridicola o, peggio, di speculazione, se l’impianto previsto per ospitare le 180 Nazioni con l’impegno, da parte loro, di coltivare ognuna la coltivazione delle loro terre in uso, finisce col finire dell’esposizione universale. Ha senso invece soltanto se continua in modo che veramente possa servire per il futuro. Nel caso in cui le Nazioni invitate non intendessero continuare, il terreno coltivabile resterebbe a disposizione per qualsiasi azienda agricola. <br />
Si osserva quindi che, non ottemperando a quanto richiesto con questa nostra osservazione, e cioè che quanto allestito nei terreni previsti per l’Expo non finisca quando finisce l’esposizione ma continui, comunque agricola, nel tempo, l’amministrazione comunale di Milano subirà l’onta di aver buttato via irresponsabilmente soldi dei cittadini e di aver esclusivamente favorito le imprese costruttrici e gli attuali proprietari dei terreni, cambiando loro la destinazione da agricola a residenziale. <br />
Si ritiene giusto che certi terreni, previsti nel PRG attuale come agricoli, possano per un evento inimmaginabile allora, diventare i più idonei per l’installazione Expo, e quindi il PRG stesso possa essere rivisto e corretto in forza di un evento straordinario che, se continuato dopo l’Expo ne possa continuare il valore, come continua il valore della Tour Eiffel a Parigi e della Galleria del Sempione a Milano; non si può invece ammettere che i soldi dei cittadini vengano buttati via per costruire manufatti che, con altrettante spese, saranno da demolire.<br />
Dato che, attuando quanto richiesto dall’Expo, si devono prevedere, oltre ai terreni a coltivo, capannoni per esposizione dei prodotti e abitazioni per tutte le Nazioni conduttrici della parte agricola, per un totale di circa 2.000 persone, si potrebbero prevedere tali strutture in un complesso unico sospeso, dove sarebbero riservate volumetrie gratuite come dovuto compenso ai proprietari dei terreni, dopo la riqualifica del Piano Regolatore Generale. Tale complesso, sfruttando le tecnologie moderne e costruendo tanto in altezza che in larghezza, lascerà anche il terreno sotto di sé libero e potrà determinare un esempio di urbanistica nuova, adatta a risolvere i problemi scaturiti dalle scoperte del primo ‘900 e le relative invenzioni. In questo modo si eviterebbe anche di costruire le case al di là del canale navigabile, che necessiterebbero di continui servizi di attraversamento.<br />
E’ interessante notificare anche quanto l’ing. Antonio Migliacci, uno dei maggiori strutturisti del mondo, dice a proposito del progetto “Città Ideale di Guglielmo Mozzoni”, che propone a soluzione del progetto per l’area Expo per risolvere la fame nel mondo.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfC-ynfN1flTzuvOwBNs2Lt1keDFNPu9xCdMOtz8T7_BsrOfGGL3Rstct1Ch5aGvCNrujraPdfwDTqomhGW1Flz-4NEKGLMF1gUp1-bFkNYV1GankJQZFtb08PFUQuBHl-7GMKpWeiNak/s1600/expo_PLAN_opt.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfC-ynfN1flTzuvOwBNs2Lt1keDFNPu9xCdMOtz8T7_BsrOfGGL3Rstct1Ch5aGvCNrujraPdfwDTqomhGW1Flz-4NEKGLMF1gUp1-bFkNYV1GankJQZFtb08PFUQuBHl-7GMKpWeiNak/s320/expo_PLAN_opt.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKva_C_hvctdWNpp2K5_ThKhghHo4f0pauPTg3OClKZOi5On08p1BdoN4zGxemgvBKmE3ZMrD3BOmTQX1R-LG09sI-o5GmCCaariIfDlul9_9l-SLQOc8QAG1xGcFXZF_K_3lPrabUxRg/s1600/expo_prospettiva_opt.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKva_C_hvctdWNpp2K5_ThKhghHo4f0pauPTg3OClKZOi5On08p1BdoN4zGxemgvBKmE3ZMrD3BOmTQX1R-LG09sI-o5GmCCaariIfDlul9_9l-SLQOc8QAG1xGcFXZF_K_3lPrabUxRg/s320/expo_prospettiva_opt.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioXl1iX7Zf6mhZ1VLV2-6YaNZDgpqaaOG7lpdoHuoZcNe5rchrAQ8VOAtKJRgajA8dU5dSlHiAC22cA48OUv4qerqJC81Fkwge47Xp2TYH9480aNkEQNKzbl3f54E21sg9_QZcyTGDsUg/s1600/expo_sezione_opt.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioXl1iX7Zf6mhZ1VLV2-6YaNZDgpqaaOG7lpdoHuoZcNe5rchrAQ8VOAtKJRgajA8dU5dSlHiAC22cA48OUv4qerqJC81Fkwge47Xp2TYH9480aNkEQNKzbl3f54E21sg9_QZcyTGDsUg/s320/expo_sezione_opt.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkC4Dm3pqzqmPQvWNBk9g0GO3Y0vjiO7mqWSxwwqvupSxY7-zLBUq3Ja7K0Co-z7ALF6TLuCFlyCZ8I9kfpbcXMxjLwGm6rw7iP50uNsifzT9YMBs3waqS2dORKaSUhZpv0rfRWS1p_gI/s1600/prospettiva+invito_colori+campi+luminosa_opt.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br />
</a></div>arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-77889153601691006872010-10-13T08:17:00.000-07:002010-10-13T08:17:52.903-07:00Al blog di Beppe Grillo<a href="http://cittaideale-gm.blogspot.com/2010/10/lettera-al-sindaco-del-comune-di-milano_13.html#links">Da un blog a un altro...</a><br /><br />L’Associazione Amici della Città Ideale si è rivolta ieri al blog di Beppe Grillo, inviando la seguente comunicazione, a firma dei membri in calce.<br /><br />EXPO 2015: LO SCANDALO<br />L’Associazione Amici della Città Ideale, presieduta dall’architetto Guglielmo Mozzoni, noto personaggio nell’ambito professionale e in quello della guerra di Liberazione, è composta da un gruppo di cittadini che da anni si riuniscono regolarmente a Milano per riflettere e confrontarsi su temi quali il futuro della democrazia in relazione alle possibilità di democrazia diretta, e vari problemi di attualità italiani e milanesi.<br />In quest’ultimo anno l’Associazione si è occupata in particolare dello scandalo Expo 2015, formulando una propria proposta trasmessa a più riprese alle amministrazioni competenti e descritta sul nostro blog (http://cittaideale-gm.blogspot.com/).<br />Sulla base di esperienze diverse, la nostra e la Sua, possiamo trovare una confluenza nel denunciare LO SCANDALO EXPO 2015, nel quale interessi privati vengono perseguiti a danno di interessi pubblici. <br />Se questo sarà possibile ci potremo anche incontrare presso la nostra sede, in Milano C.so Venezia n.20.<br /><br />Fiorella Basile, Silvia Basso, Lorenzo Degli Esposti, Alessandro Ferrara, Giorgio Galli, Gaetano Parmeggiani, Sergio Rossi.arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-19590811181814651912010-10-13T07:28:00.000-07:002010-10-13T07:30:56.180-07:00LETTERA al Sindaco del Comune di Milano Dott.ssa Letizia Moratti<a href="http://cittaideale-gm.blogspot.com/2010/10/lettera-al-sindaco-del-comune-di-milano.html">La Città Ideale: LETTERE inviate alle amministrazioni</a><br />
<br />
Lettera scritta in data 12 Ottobre 2010<br />
<br />
L’articolo apparso sul Corriere della Sera di oggi sancisce lo scandalo: cosa pensa Ella che possano pensare i milanesi in buona fede di un’Expo che si riduce non solo a cambiare la destinazione di terreni agricoli in residenziali, ma in più dotando loro di tutte le infrastrutture, tra l’altro progettate per un’urbanistica assolutamente sorpassata?<br />
Non so cosa possa pensare il Sindaco di Milano…sono certo, però, di quello che pensano i cittadini milanesi, soprattutto quelli al corrente della nostra proposta da tempo a Sue mani.arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-40734751176990032010-10-13T07:24:00.000-07:002010-10-13T07:33:02.194-07:00LETTERA al Sindaco del Comune di Milano Dott.ssa Letizia Moratti e p.c. c.d.a. della Società di Gestione EXPO (Soge)<a href="http://cittaideale-gm.blogspot.com/2010/10/la-citta-ideale-stato-avanzamento.html">LETTERE inviate alle amministrazioni</a><br />
<br />
Lettera scritta in data 07 Ottobre 2010<br />
<br />
La presunta intesa tra i responsabili dell’evento EXPO 2015, così come si legge sui quotidiani, lascia più che mai perplessi i milanesi, che possono intendere la situazione ancora incerta, a questo punto a causa dell’ambiguità dell’inutile e costoso lavoro effettuato dalla SOGE per oltre due anni, e che naturalmente incolpano prima di tutti Letizia Moratti, nella sua duplice responsabilità di Sindaco di Milano e di massima responsabile della gestione EXPO. <br />
Una soluzione che potrebbe non solo salvare ma magnificare il comportamento di Letizia Moratti Bricchetto, esponente tra l'altro di onorevoli famiglie milanesi, sarebbe quella di adottare la proposta degli Amici della Città Ideale, che dopo essere stata presentata ormai da 2 anni in Comune, è stata recentemente formulata in "istanza", in data 27 ottobre 2009, e riaffermata con lettera consegnata in data 09 settembre 2010. La proposta descritta nella lettera, che prevede di preservare la destinazione agricola durante e dopo l’evento, concentrando le volumetrie in altezza in un unico punto, oltre a dissipare qualsiasi dubbio sulla correttezza di chi ha manovrato fin’ora la questione EXPO, risolverebbe la questione terreni EXPO, senza spendere un euro da parte del Comune, della Provincia e della Regione: soldi che, gira e rigira, sono tutti, sempre e comunque, soldi nostri. <br />
La validità della proposta, da un punto di vista legale, è stata confermata dallo studio degli avvocati Origoni Della Croce, dallo studio dell’avvocato Zanzi per la parte amministrativa, e dallo studio dell’avvocato Briola per la parte penale, i quali restano eventualmente a disposizione. <br />
Questa proposta potrebbe essere considerata più coerente, dopo due anni di lavoro, rispetto all’altra, comunque valida ma forse tardiva, dell’architetto Boeri, che prevede di spostare la collocazione del quartiere EXPO nelle aree dell’Ortomercato.arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-54985314571138025622010-10-13T07:20:00.000-07:002010-10-13T07:33:23.302-07:00LETTERA al Sindaco del Comune di Milano Dott.ssa Letizia Moratti e p.c. c.d.a. della Società di Gestione EXPO (Soge)<a href="http://cittaideale-gm.blogspot.com/2010/07/stato-avanzamento-lavori-expo-2015_28.html#links">LETTERE inviate alle amministrazioni</a><br />
<br />
Lettera scritta in data 04 Ottobre 2010<br />
<br />
Esclusivamente per confermare la lettera consegnatavi in data 10 Settembre 2010 a mia firma, e per permettere una soluzione che deve essere immediata, faccio anche presente che, per l’attuazione di quanto detto nella lettera stessa, si può benissimo prescindere dai terreni di proprietà Cabassi, che rappresentano solo 1/3 dei terreni a coltivo, recuperabili facilmente nell’edificio previsto come città collinare, occupante soltanto 50.000 mq, e che, per di più, rappresenterebbe un’urbanistica che acconsenti a qualsiasi abitazione di avere uno spazio coltivabile privato; questi terreni resterebbero inoltre sempre agricoli, anche dopo la fine dell’Expo.<br />
Si può prescindere in quanto: o le società facenti capo ai Cabassi vengono comprese nel masterplan per l’area Expo e compensate in volumetria reperibile e accordabile nel suddetto edificio, oppure non se ne fa uso e rimangono con la stessa destinazione agricola né più né meno di come resteranno tutti gli altri appezzamenti previsti assegnati ai Paesi espositori.<br />
Soltanto interessi occulti personali o privati potrebbero ostacolare la presente proposta, che risolverebbe la realizzazione dell’Expo senza spendere una lira, in quanto chissà quanti imprenditori desidererebbero partecipare ad una gara d’appalto per un simile edificio, sapendo di poterne godere la proprietà senza pagarne il costo del terreno, e lasciando un segno imperituro dell’intelligenza di Milano. <br />
Gli attuali proprietari, amministrazioni e società pubbliche e private, resterebbero ugualmente, per la loro parte, proprietari dell’edificio, che offre la possibilità di accontentare tutti, attuali proprietari delle aree e costruttori, grazie all’abbondante volumetria realizzabile con la città collinare che, in definitiva, resterebbe parte in mano ai privati e parte agli enti pubblici. <br />
I disegni della città collinare sono a disposizione presso l’Associazione “Amici della Città Ideale” da me presieduta, sita in C.so Venezia n.20, Milano.arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-34308051293054508352010-10-13T07:11:00.000-07:002010-10-13T07:33:47.400-07:00LETTERA al c.d.a. della Società di Gestione EXPO (Soge) e p.c. al Sindaco del Comune di Milano Dott.ssa Letizia Moratti<a href="http://cittaideale-gm.blogspot.com/2010/07/stato-avanzamento-lavori-expo-2015_28.html#links">LETTERE inviate alle amministrazioni</a><br />
<br />
Lettera scritta in data 08 Settembre 2010<br />
<br />
Leggo sul Corriere della Sera-Milano di oggi l’articolo “Terreni Expo, rilancio sulla Fiera”, dove è detto che venerdì p.v. il consiglio di amministrazione dell’Expo discuterà il rinnovo dell’incarico a due dei tre progettisti del masterplan per l’Expo. <br />
Ritengo che sia una grande occasione per correggere, appunto, il masterplan vigente in modo che Milano possa avere un’Expo degna del suo nome. È un’occasione fortuita, dovuta alle dimissioni dell’architetto Boeri, e che può permettere di prendere in considerazione la proposta di cui alla istanza presentata dall’avvocato Briola in data 27/10/2009.<br />
La proposta per correggere il masterplan vigente è esposta nel blog http://cittaideale-gm.blogspot.com/<br />
e, a buoni conti, la riscriviamo:<br />
“Il masterplan per l’Expo 2015, previsto secondo gli intendimenti dell’Expo a sostegno della soluzione del problema della fame nel mondo, potrebbe essere ancor più valorizzato se, alla proposta di realizzare terreni coltivabili al pianterreno del territorio preso in considerazione, questi stessi appezzamenti coltivabili potessero essere continuati in una visione non avveniristica ma di assoluta attualità in complessi abitativi attrezzati d’obbligo con orti privati, accessibili essi stessi e le abitazioni relative non più da scale ma da rampe che, snodandosi per l’intero complesso, formano del complesso stesso una città che, pur essendo su diversi piani, sia percorribile come se fosse a pian terreno. Progetti di questo tipo di città li abbiamo visti esposti a Pechino, Tokyo e nella stessa Milano al Castello Sforzesco. <br />
In questo modo è possibile una convenzione tra EXPO e proprietari dei terreni sui quali lo stesso masterplan è stato immaginato. Le finalità di tale convenzione sono: da una parte quella di permettere ai proprietari dei terreni di poter immediatamente usufruire di una volumetria costruibile e vendere già sulla carta; dall’altra la possibilità per l’EXPO di realizzarsi senza spendere una lira in un complesso che, attraverso la nuova città a venire, possa diventare una delle più importanti EXPO. Guglielmo Mozzoni”<br />
<br />
p.s.: il progetto di cui alla proposta è da intendersi esclusivamente come omaggio da parte di cittadini milanesi; esclusivamente nel caso di realizzazione potranno essere presi accordi per partecipazioni a prestazioni professionali inerenti la direzione lavori.arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-47908745977158663742010-07-28T08:55:00.001-07:002010-07-28T08:55:28.409-07:00STATO AVANZAMENTO LAVORI EXPO 2015Ancora oggi dalla cronaca di Milano i cittadini sono informati che nulla è stato deciso per quanto riguarda gli accordi tra amministrazione Expo e proprietari dei terreni. Quindi la proposta avanzata su questo blog del 27.07 u.s è ancora valida. <br />
A questo punto essa potrebbe più facilmente arrivare in porto se venisse conosciuta da entrambe le parti, amministrazione Expo e proprietari dei terreni.<br />
Nel caso in cui nessuno degli interessati legga questo blog, chissà mai che qualcuno, amico di Milano, leggendolo, ne possa poi parlare amichevolmente sia ai proprietari delle aree sia agli amministratori dell’Expo. <br />
Dato che la fortuna sembra che sorrida agli uomini di buona volontà, tutto è possibile.<br />
<br />
Guglielmo Mozzoniarch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-64790233301159308432010-07-27T10:23:00.000-07:002010-07-28T08:58:11.454-07:00STATO AVANZAMENTO LAVORI EXPO 2015Si decide sullo stipendio del nuovo amministratore delegato…speriamo non sia doppio anche per lui!<br />
Questa è l’unica certezza, tutto il resto è ancora vago.<br />
Per quanto riguarda la proposta dell’amministrazione Expo che gli attuali proprietari delle aree cedano i loro terreni assieme al versamento di 200 milioni di euro, il risultato sarebbe questo: per l’amministrazione Expo la possibilità di realizzare infrastrutture che, eseguite secondo il masterplan, condizionerebbero per sempre un’urbanistica assolutamente sorpassata, quindi tutti soldi buttati via; per i proprietari delle aree attendere di poter investire soltanto a Expo ultimata.<br />
Si ritiene a questo punto molto più vantaggiosa per entrambi (amministrazione Expo e proprietari) la soluzione esposta nel nostro blog il 26 luglio u.s., cha dà la possibilità all’amministrazione Expo di avere l’intera realizzazione gratuita e ai proprietari di poter cominciare anche subito a vendere sulla carta, impegnandosi esclusivamente per il periodo Expo a concedere l’uso temporaneo di una parte del costruito.<br />
Le cose semplici, però, non si prestano a interessi molteplici, e probabilmente questa proposta non sarà accolta proprio perché semplice e chiara.<br />
<br />
Guglielmo Mozzoniarch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-13505011025874695732010-07-26T06:43:00.000-07:002010-07-28T09:01:24.271-07:00PROPOSTA PER UN’EXPO 2015 GRATUITA E MONDIALEIl masterplan per l’Expo 2015, previsto secondo gli intendimenti dell’Expo a sostegno della soluzione del problema della fame nel mondo, potrebbe essere ancor più valorizzato se, alla proposta di realizzare terreni coltivabili al pianterreno del territorio preso in considerazione, questi stessi appezzamenti coltivabili potessero essere continuati in una visione non avveniristica ma di assoluta attualità in complessi abitativi attrezzati d’obbligo con orti privati, accessibili essi stessi e le abitazioni relative non più da scale ma da rampe che, snodandosi per l’intero complesso, formano del complesso stesso una città che, pur essendo su diversi piani, sia percorribile come se fosse a pian terreno. Progetti di questo tipo di città li abbiamo visti esposti a Pechino, Tokyo e nella stessa Milano al Castello Sforzesco. <br />
In questo modo è possibile una convenzione tra EXPO e proprietari dei terreni sui quali lo stesso masterplan è stato immaginato. Le finalità di tale convenzione sono: da una parte quella di permettere ai proprietari dei terreni di poter immediatamente usufruire di una volumetria costruibile e vendere già sulla carta, dall’altra la possibilità per l’EXPO di realizzarsi senza spendere una lira in un complesso che, attraverso la nuova città a venire, possa diventare una delle più importanti EXPO. <br />
A questo va aggiunto che, per quanto riguarda le abitazioni dei coltivatori ospiti dell’Expo, queste non dovranno più essere costruite nei vari appezzamenti per poi essere, a fine Expo, demolite, bensì potranno essere previste nel complesso immobiliare stesso e, a Expo ultimata, rimanere a disposizione dei proprietari.<br />
<br />
Guglielmo Mozzoniarch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-3729188924123448792010-06-30T07:56:00.000-07:002010-06-30T08:00:08.093-07:00PGT di MilanoRiflessioni sul progetto per Milano presentato dall'associazione AUFO al Politecnico di Milano il giorno 16/06/2010, per la formulazione di osservazioni al PGT di Milano.<br />
<br />
A completamento delle notizie apparse sui quotidiani nelle ultime due settimane, si espone l'articolo seguente, probabilmente pubblicato.<br />
<br />
<span style="font-weight:bold;">SALVIAMO IL CASTELLO SFORZESCO DALLA DISTRUZIONE</span><br />
<br />
Stante il silenzio-assenso dell’amministrazione, il nostro Castello è in pericolo!<br />
In seguito al protocollo di una DIA relativa alla costruzione del più “imponente grattacielo della storia” (si veda l’articolo di Teresa Monestiroli pubblicato in data 17giugno2010 su La Repubblica Milano), un’idea provocatoria dell’associazione AUFO - Architectural & Urban Forum (diretta da Lorenzo Degli Esposti, Paolo Lazza e Stefano Antonelli) potrebbe diventare realtà. Fortunatamente, complice la crisi globale e del settore edilizio in particolare, il magnate russo Roman Abramovich ha declinato, per ora, il suo impegno finanziario. AUFO si è quindi dedicata ad un diverso progetto, intitolato Aequus Actor (operatore equo), relativo agli scali ferroviari ed alle caserme in dismissione nel comune di Milano, virando da intenti provocatori ad intenti concretamente propositivi. <br />
In seguito a questo mutamento di rotta, gli sforzi di AUFO si sono congiunti con quelli dell’associazione “Amici della Città Ideale” presieduta dall’architetto Guglielmo Mozzoni, nell’ideazione della proposta “MilanoStadtKrone2030” (corona della città di Milano), attualmente esposta al Politecnico di Milano, insieme ai due progetti precedenti, fino al 30 giugno.<br />
Il progetto “MilanoStadtKrone2030”, è nella forma di osservazione al PGT in adozione da parte del comune di Milano, che prevede l’insediamento di 300.000 nuovi abitanti per la città. In considerazione del fatto che Milano sta perdendo residenti da alcuni decenni, come dimostrano gli innumerevoli cartelli affittasi e vendesi sparsi per tutta la città, questa ipotesi insediativa proposta dall’amministrazione è una necessità o un obiettivo strumentale? Ammesso e non concesso che la carica dei 300.000 sia necessaria, si pongono due interrogativi molto preoccupanti nel nostro contesto socio-politico. Primo interrogativo: dove mettere i 300.000? Escludendo di rendere ancora più caotico il centro urbano, pare inevitabile l’obiettivo dichiarato dal PGT di trasformare le periferie in nuove “centralità identitarie”. Che poi questo obiettivo sia perseguibile o meno tramite lo strumento del PGT si vedrà. Secondo interrogativo: ma questi 300.000…da dove verranno? Certamente non saranno quelli che sono scappati alla ricerca di prezzi più accessibili e di una migliore quotidianità. Da dove verranno dunque? E soprattutto, come saranno accolti? Speriamo che di questi tempi valga ancora il detto “Milan col coeur in man”.<br />
Il progetto MSK riguarda l'istallazione nel territorio milanese di 12 oggetti archi-urbani lungo la cintura ferroviaria e di ulteriori 3 sul sistema delle tangenziali milanesi in prossimità dei nodi di Rho-Pero, Sesto San Giovanni e San Donato Milanese. Uno degli insediamenti è la Città Ideale dell’architetto Mozzoni, illustrata da un punto di vista strutturale nel convegno dello scorso 16 giugno presso il Politecnico di Milano dal prof. Antonio Migliacci, che ha evidenziato come “per gli aspetti strutturali, la soluzione costruttiva a forma sferica dà luogo a numerosi vantaggi: consente di avvicinarsi al meglio al regime di sole sollecitazioni assiali nelle membrature, in virtù dell’azione esercitata dai paralleli sui meridiani; può dare luogo al migliore comportamento sotto le azioni laterali del vento (di qualsivoglia direzione) e del sisma; proprio avendo la felice dislocazione dei volumi e dei pesi a metà dell’altezza, consente il miglior comportamento in fase di costituzione (per il trasporto dei materiali) e in esercizio (per le alimentazioni in verticale); consuma il minor territorio alla sua base, pur ampliata con un necessario disco d’appoggio. A questi vantaggi strutturali si possono sommare inoltre indubbi vantaggi energetici”.<br />
Le nuove forme di urbanità interpretano gli obiettivi di principio del PGT (strategia di densificazione e di crescita della città nella città) sondandone le potenzialità più radicali: innovative relazione tra oggetto architettonico, contesto urbano e infrastrutture sono analizzate e progettate alla ricerca di nuove modalità di vita urbana basate sulla sinergia tra l’uso del mezzo di trasposto pubblico e di quello privato. <br />
Gli oggetti archi-urbani ad alta densità sono connessi e integrati mediante due nuove linee metropolitane, sopraelevate su infrastrutture esistenti. Discostandosi da quanto previsto dal PGT, che prevede di utilizzare l’attuale cintura ferroviaria completandone il tratto mancante con una metrotranvia, la Circle Line del progetto MSK viaggia in sede propria, in elevazione sulla ferrovia esistente, con evidente risparmio di costi e di suolo rispetto ad una soluzione interrata. Pur saldando un debito causato da cinquant’anni di programmazione della mobilità urbana su ferro in tracciati radiali, la Circle Line è necessaria ma comunque non sufficiente a sostenere gli obiettivi di crescita della città.<br />
Per questo il progetto MSK affianca alla Circle Line un’ulteriore linea denominata Triangle Line, una metropolitana veloce che potrà connettere Rho a Linate/San Donato, via Sesto San Giovanni, in elevazione sulle tangenziali esistenti. La nuova Triangle Line, sinergica con il sistema su gomma, sostituisce la proposta del Maxi-Tunnel avanzata dal Comune di Milano e mette a sistema i tre aeroporti di Malpensa, Orio e Linate, per formare un inedito hub aeroportuale lombardo: gli attuali aeroporti si configureranno come i terminal di una nuova struttura che alla competizione sostituirà l’integrazione. Al contempo la Triangle Line sposterà il baricentro logistico ed infrastrutturale della metropoli milanese verso nord, dove storicamente l’urbanizzazione si è maggiormente diffusa, evitando che la sola Circle Line confermi l’attuale assetto concentrico della città. <br />
Si evince dunque come queste due metropolitane proposte siano valide e auspicabili anche senza ipotesi di crescita della popolazione della città, in quanto migliorerebbero sensibilmente la mobilità urbana e faciliterebbero la connessione di Milano alle relazioni a grandi scale. Il ruolo di Milano nel suo territorio e nelle sue relazioni internazionali potrà finalmente essere sostenuto da un anelato sentimento di appartenenza e da un rinnovato respiro cosmopolita.<br />
In accordo con lo scopo sociale delle associazioni AUFO e Amici della Città Ideale, in favore dello sviluppo dello spirito critico e della partecipazione propositiva dei cittadini, vi invitiamo a visitare la mostra al Politecnico di Milano allestita nello spazio mostre Guido Nardi - via Ampére 2, e a proporre i vostri suggerimenti, anche scrivendo ai seguenti indirizzi email: info@aufo.it; mozzoni@cittaideale.it.<br />
<br />
<br />
Guglielmo Mozzoni<br />
Lorenzo Degli Espostiarch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-81852170943186188842010-05-24T06:44:00.001-07:002010-05-26T00:44:51.040-07:002010Quanto scritto sul mio Blog dal 2007 non ha avuto fortuna contro l'incalzare di City Life, che oggi sta seriamente minacciando la salute pubblica di Milano. Non mi resta che rivolgermi ai milanesi avvertendoli di quello che sta succedendo e che succederà se non reagiranno. <br />
Comincio con questo articolo (nel post precedente) contro alcuni aspetti della City Life.arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-80873441185534209122010-05-24T06:41:00.000-07:002010-05-26T00:43:30.153-07:00CITY LIFE & C.<b>L’intenzione e la strana formazione di un Archistar minaccia la vita di Milano.</b><br />
<br />
Da quando è nata City Life gli Architetti veri si sono domandati cosa sarebbe successo se i progetti dei cosiddetti Archistar sarebbero stati realizzati. A prescindere dal fatto che un Architetto agisce su commissione e quindi anche la commissione di City Life stupisce per la disinvoltura con la quale un giorno ammette per lo stesso progetto uffici e l’altro giorno abitazioni, è offensivo che il cosiddetto Archistar proponga di trasformare l’arte dell’architettura, che è “l’arte di abitare”, in manifestazioni estemporanee completamente in contrasto con un’abitazione comoda e serena.<br />
La fantasia può arrivare all’idiozia soltanto se non fa del male agli individui; difatti essa può arrivare a forme stravaganti e creare mondi surreali solo come oggetti che non danneggino l’abitare, cioè opere che non hanno niente a che vedere con l’architettura ma possono essere solo ad ornamento dell’urbanistica, cioè soltanto come oggetto unicamente visivo e non abitabile.<br />
Il fatto che il cosiddetto Archistar possa approfittare dell’Amministrazione committente, aumenta ancora di più il disagio del cittadino che si vede accogliere dall’Amministrazione Comunale la beffa dell’Archistar.<br />
<br />
E' molto facile per gente in buona fede prendere per oro colato quello, che in fatto di programmazione, possa dire qualsiasi Archistar. Ritengo quindi inutile fare critiche sui progetti, che o belli o brutti, che intelligenti o meno, che economicamente sostenibili o no, non minacciano l’incolumità dei cittadini. Speriamo altresi', che possano ugualmente avere l’effetto desiderato. Quello che non è ammissibile è il fatto di approfittare della benevolenza patetica del cittadino, per condannarlo a vivere pericolosamente e malamente, solo per il desiderio di un archistar che ha voglia di far parlare di se'. Mi riferisco in particolare al grattacielo nato storto e rimaneggiato in soluzioni diverse fino ad arrivare alla forma di uno stivale al rovescio con un enorme piede sospeso nel voto. Spero che questo malaugurato progetto sia condannato da una parte dell'ordine dei medici per quanto riguarda l’insopportabilità nervosa dell' individuo, e dall’altra da strutturisti onesti che non si adattino a calcolare strutture di ingente ed inutile costo. <br />
Sarebbe già qualche cosa ma resta comunque triste che come programma urbanistico dell'avvenire l’Amministrazione Comunale abbia scelto di vivere un po’ sotto terra e un po’ sospesi nel voto, con scarsissime possibilità di salvarsi in caso di incendi o imprevisti, e di avere l’automobile che oggi è parte di noi stessi, posteggiata sotto terra a chilometri di distanza dall'abitazione.<br />
<i><b>Scrivetemi in proposito, rispondendo a questo articolo.</b></i>arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-78620945851128535562010-03-06T02:23:00.000-08:002010-03-06T02:24:07.657-08:00Articolo di GIOVANNINO RUSSO Corriere della SeraArticolo di Giovannino Russo per il Corriere della sera dal titolo "ghe pensi mi" (ci penso io).arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-51380777908813893892010-03-06T02:21:00.000-08:002010-03-06T02:23:02.402-08:00Tandem SGARBI - MOZZONI per il salvataggio di VareseArticolo della Prealpina sull'ambiente di Varese.arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-57712291655359541562010-03-06T02:12:00.001-08:002010-03-06T02:18:47.941-08:00L'EXPO salvata da ParsifalA presto con nuove informazioni e lo sviluppo dell'argomento.arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-13134027695158286952007-11-12T09:14:00.000-08:002007-11-12T09:36:47.301-08:00La Città Ideale a Tokyo<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxZRH-yDeyhn4nzasXgpAxeYzDAH-A0wb_jFL4DbKljD0cFXYMq1RRd3SBt2ZsXsk3Tk-z1rdJnco5C4TRnaM7Ux-pxQEqVzUnM49dAbhFuSOcBUo03mU2OmqD2t7TR_6gMSAtbRfOFOA/s1600-h/DSCF3577.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxZRH-yDeyhn4nzasXgpAxeYzDAH-A0wb_jFL4DbKljD0cFXYMq1RRd3SBt2ZsXsk3Tk-z1rdJnco5C4TRnaM7Ux-pxQEqVzUnM49dAbhFuSOcBUo03mU2OmqD2t7TR_6gMSAtbRfOFOA/s400/DSCF3577.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5132007676763512194" /></a><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />30 ottobre 2007 Prima Giornata<br /><br /><strong>Progettare nuovi paesaggi</strong><br />Progetti delle scuole di architettura italiane e giapponesi.<br />Si è svolto a Tokyo, presso il Centro Culturale Italiano all'ambasciata Italiana, un seminario finalizzato a mettere a confronto esperienze di progettazione di nuovi insediamenti sostenibili nel paesaggio in una prospettiva comparata tra Italia e Giappone. <br />Il lavoro mette a fuoco, in contesti tanto diversi quali sono l’Italia e il Giappone, la nozione di paesaggio, quella di sostenibilità ambientale, l’attitudine sperimentale nei confronti della trasformazione urbana contemporanea, e naturalmente la scala e il tema dei progetti.<br />In questo contesto è stato presentato il <strong>Progetto Costruttivo della Città Ideale GM 2005 dell'architetto Guglielmo Mozzoni</strong>, presentato dall'ing. Fiorella Basile. <br />Dato l'interesse suscitato dalla presentazione della Città Ideale al Centro Culturale Italiano dell'Ambasciata Italiana di Tokyo, lo stesso ambasciatore e il direttore del Centro Culturale hanno richiesto tutto il materiale della presentazione per poterlo continuare ad esporre nelle successive mostre.<br /><br />I materiali della mostra verranno successivamente presentati nelle facoltà italiane.<br /><br />Organizzatori: Università di Chieti-Pescara, Ambasciata d’Italia, IIC di Tokyo<br />Coordinamento generale: Alberto Clementi (Università di Chieti-Pescara)<br />Coordinamento del laboratorio: Francesco Garofalo (Università di Chieti-Pescara), <br /> Hidenobu Jinnai (Hosei University)<br />Si puo' trovare il programma dell'evento a questo link: http://www.awn.it/AWN/download/programma.doc<br /><a href="http://www.awn.it/AWN/download/programma.doc"></a>arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-5855292247300728552007-10-08T08:36:00.000-07:002007-10-09T07:02:24.237-07:00Le strade per Costruire la Città Ideale<strong>Luisa Mazzini ha detto...</strong><br /><em>Ho apprezzato molto la presentazione dell'idea della Città Ideale. Adesso mi interesserebbe conoscere le strade per la costruzione di questa città.<br />8 ottobre 2007 8.35 </em><br /><br /><br />Secondo me le strade per realizzare questa città sono quelle del <strong>buon senso</strong>, <strong>dell'intelligenza</strong>, <strong>della cultura </strong>e <strong>della presa di coscienza </strong>dei tempi in cui viviamo.<br />Possiamo percorrerle tutte queste strade.<br /><br />Il <strong>buon senso</strong>, secondo me, può derivare da questo e cioè di abbandonare per il momento certi presupposti tradizionali e ragionare con le carte che si hanno in mano oggi.<br />Un tempo, quando ero un ragazzo io, tutti noi cantavamo "l'obelisco è quella cosa che sta ritto sulle piazze, piace molto alle ragazze perchè è dritto e guarda in su" figuratevi se io non posso capire le ragazze. Però non capisco come mai ancora oggi degli architetti si servano di questo "qualche cosa di diritto e che guarda in su" per metterci dentro degli abitanti.<br />Probabilmente questi architetti di moda, dei quali ne parlo anche in un mio fascicolo intitolato "il pidocchio e il grattacielo", non hanno ancora capito la differenza di tempo da quando è stato costruito il primo grattacielo, chiamato "ferro da stiro" in america alto 80m, e il tempo in cui oggi viviamo. Non solo alla fine dell'800 poteva andar bene pensare all'abitazione in altezza, ma andava ancora bene ai tempi in cui mi sono laureato io nel 1939. Difatti io e i miei colleghi avveniristi, eravamo tutti per il grattacielo. Allora (1939) in Italia circolavano 24mila automobili. Oggi ne circolano più di 60milioni. Si è identificato che la vita è assolutamente in orizzontale e non più in verticale come poteva essere nel 1939 quando l'andare in verticale voleva dire liberare delgi spazi di terreno che potevano effettivamente essere a giardino e non come quelli di oggi, chiamati giardino ma che non sono altro che vie automobilistiche o parcheggi auto.<br /><br />La strada del buon senso, in un certo senso le comprende tutte, ma quando il buon senso non è innato, si può ritrovare appunto attraverso <strong>l'intelligenza</strong>. In questo caso, un architetto o un imprenditore intelligente, dovrebbe capire i vantaggi della mia città ideale sopra quella dei grattacieli. <br />Dico subito che la mia città di 25mila abitanti è costituita da una sfera, non perchè la sfera sia una forma geometrica preferita da un punto di vista estetico ma perchè è il punto di arrivo di un calcolo di un sistema costruttivo. Un sistema costruttivo che oltre a permettere un urbanistica della quale posso parlare poi è costruttivamente non dico il meno costoso ma addirittura il più redditizio per due ragioni:<br />la prima ragione è da un punto di vista statico. Il cerchio è la struttura che consente la sopportazione di pesi con il minor costo della struttura in quanto il cerchio, in tutte le sue parti, risponde nello stesso modo a tutte le forze esterne.<br />la seconda ragione è che la struttura sferica permette il maggior spazio abitabile. Se in un grattacielo di altezza 200m e di base, abitualmente di 30x20, necessita di una struttura che occupa il 70% in media dell'edificio, la mia città della stessa altezza, occupa strutturalmente soltano il 20%. Cioè la struttura incide come incide la struttura di muratura di 1000anni fa quindi il minimo possibile. <br />Se si sommano i due dati, la struttura meno costosa e lo spazio in più utilizzabie, si deduce la convenianza di tale struttura.<br />A questi requisiti, ne vanno aggiunti altri che derivano dall'impostazione politica e urbanistica; politicamente difatti la città retta a Tempocrazia può essere suddivisa in tanti, chiamiamoli comuni di c.a. 2000 abitanti, dove le leggi sono scelte dai cittadini e dove i cittadinipossono tranquillamente vivere la giornata intera senza l'uso dell'automobile in quanto, ogni comune che si snoda con le sue abitazioni in un cerchio di 240m di diametro, possano trovare al massimo in 120m tutto quello del quale hanno bisogno: pronto socorso, viveri, chiese, scuole e uffici professionali e tutti i servizi necessari. I cittadini che lavorano nell'industria avranno, dalla città stessa, il servizio pubblico che li unisce alla citta' industriale.<br /><br /><em>arch. Guglielmo Mozzoni</em>arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8886496685780968087.post-41268588324580769892007-10-08T07:19:00.000-07:002007-10-09T07:05:54.489-07:00Risposte alle domande e ai commenti<strong>Lucrezia Bozzetti ha detto...</strong><br /><em>Caro architetto,<br />sono curiosa di conoscere piu' approfonditamente il modo in cui si realizza questa filosofia della Citta' Ideale.<br />8 ottobre 2007 7.47</em> <br /><br />Quando una donna, oltre a essere carina fa anche delle domande concrete, un uomo non sa piu' dove mettersi. Comunque io sono qui e so benissimo dove sono e posso rispondere finalmente ad una domanda intelligente che se riesce ad avere una risposta e' tutto fatto.<br />Il fatto che quanto hanno pensato gli amici della Città Ideale da un punto di vista tecnologico è assolutamente oggi possibile, dopo appunto l'avvento della Telematica, non assicura però che sia possibile per quanto riguarda il buon senso, l'intelligenza e la cultura dei cittadini o perlomeno della maggiornaza dei cittadini. Questa è una cosa che non posso assicurare ma per la quale ho molte molte speranze. <br />Con la possibilità di informazione di oggi e la necessità di tutti di essere al corrente di tutto per poter arrivare alla fine della giornata, io ritengo che si possa veramente contare sul parere dei cittadini. <br />E' per questo che, dato oltretutto l'assoluta inefficienza del Parlamento relegato ad individui eletti senza nemmeno conoscerli e senza vincolo di mandato (art. 67 della Costituzione), senza dubbio ritengo che estendere il parlamento a tutti i cittadini sia assolutamente più conclusivo per il bene del Paese. <br />Oltretutto ritengo molto importante che responsabilizzando ciascun cittadino, questo stesso cittadino si trovi in dovere di essere all'altezza della situazione e di capire l'impotanza di poter dire il proprio parere, parere che enuncerà, nel caso della nuova democrazia detta Tempocrazia dalla Città Ideale, non votando degli individui ma votando addirittura per la legge che preferisce tra quelle proposte da gruppi di esperti provenienti da Università di diverse estrazioni politiche e filosofiche.<br />Credo fin qui di aver risposto in senso generale alla cara Lucrezia. In particolare aggiungo che la possibilità di attuazione di questa proposta può avvenire per esempio, in modo che sia assolutamente pacifica, in questo modo:<br />Visto l'articolo n.138 della Costituzione e raccolte le 500mila firme necesarie, gli attuali parlamentari devono accettare di restare in carica fino alla fine del loro mandato però non più per formulare le leggi ma per proporle, anticipando il criterio che le leggi, che sono soltanto delle soluzioni ai problemi della società, verranno proposte da gruppi di esperti di tutte le estrazioni filosofiche e politiche.<br />Questo argomento lo puoi vedere nel precedente messaggio di questo mio Blog.<br /><br />Per conto mio, se io fossi oggi un parlamentare, coi tempi che corrono e con l'esasperazione del paese contro i politici, accetterei subito e di buon grado una proposta che libera da ogni responsabilita' il parlamentare, passandola a tutti i cittadini. In questo modo tra l'altro, visto da un punto di vista economico naturalmente, i cittadini non dovrebbero più sopportare i costi per la sicurezza personale dei parlamentari e risparmiare in questo modo pressapoco quanto basta per sanare il debito pubblico.<br /><br /><em>arch. Guglielmo Mozzoni</em>arch. Guglielmo Mozzonihttp://www.blogger.com/profile/11698679682269636515noreply@blogger.com15