lunedì 24 maggio 2010

2010

Quanto scritto sul mio Blog dal 2007 non ha avuto fortuna contro l'incalzare di City Life, che oggi sta seriamente minacciando la salute pubblica di Milano. Non mi resta che rivolgermi ai milanesi avvertendoli di quello che sta succedendo e che succederà se non reagiranno.
Comincio con questo articolo (nel post precedente) contro alcuni aspetti della City Life.

CITY LIFE & C.

L’intenzione e la strana formazione di un Archistar minaccia la vita di Milano.

Da quando è nata City Life gli Architetti veri si sono domandati cosa sarebbe successo se i progetti dei cosiddetti Archistar sarebbero stati realizzati. A prescindere dal fatto che un Architetto agisce su commissione e quindi anche la commissione di City Life stupisce per la disinvoltura con la quale un giorno ammette per lo stesso progetto uffici e l’altro giorno abitazioni, è offensivo che il cosiddetto Archistar proponga di trasformare l’arte dell’architettura, che è “l’arte di abitare”, in manifestazioni estemporanee completamente in contrasto con un’abitazione comoda e serena.
La fantasia può arrivare all’idiozia soltanto se non fa del male agli individui; difatti essa può arrivare a forme stravaganti e creare mondi surreali solo come oggetti che non danneggino l’abitare, cioè opere che non hanno niente a che vedere con l’architettura ma possono essere solo ad ornamento dell’urbanistica, cioè soltanto come oggetto unicamente visivo e non abitabile.
Il fatto che il cosiddetto Archistar possa approfittare dell’Amministrazione committente, aumenta ancora di più il disagio del cittadino che si vede accogliere dall’Amministrazione Comunale la beffa dell’Archistar.

E' molto facile per gente in buona fede prendere per oro colato quello, che in fatto di programmazione, possa dire qualsiasi Archistar. Ritengo quindi inutile fare critiche sui progetti, che o belli o brutti, che intelligenti o meno, che economicamente sostenibili o no, non minacciano l’incolumità dei cittadini. Speriamo altresi', che possano ugualmente avere l’effetto desiderato. Quello che non è ammissibile è il fatto di approfittare della benevolenza patetica del cittadino, per condannarlo a vivere pericolosamente e malamente, solo per il desiderio di un archistar che ha voglia di far parlare di se'. Mi riferisco in particolare al grattacielo nato storto e rimaneggiato in soluzioni diverse fino ad arrivare alla forma di uno stivale al rovescio con un enorme piede sospeso nel voto. Spero che questo malaugurato progetto sia condannato da una parte dell'ordine dei medici per quanto riguarda l’insopportabilità nervosa dell' individuo, e dall’altra da strutturisti onesti che non si adattino a calcolare strutture di ingente ed inutile costo.
Sarebbe già qualche cosa ma resta comunque triste che come programma urbanistico dell'avvenire l’Amministrazione Comunale abbia scelto di vivere un po’ sotto terra e un po’ sospesi nel voto, con scarsissime possibilità di salvarsi in caso di incendi o imprevisti, e di avere l’automobile che oggi è parte di noi stessi, posteggiata sotto terra a chilometri di distanza dall'abitazione.
Scrivetemi in proposito, rispondendo a questo articolo.