lunedì 8 ottobre 2007

Le strade per Costruire la Città Ideale

Luisa Mazzini ha detto...
Ho apprezzato molto la presentazione dell'idea della Città Ideale. Adesso mi interesserebbe conoscere le strade per la costruzione di questa città.
8 ottobre 2007 8.35



Secondo me le strade per realizzare questa città sono quelle del buon senso, dell'intelligenza, della cultura e della presa di coscienza dei tempi in cui viviamo.
Possiamo percorrerle tutte queste strade.

Il buon senso, secondo me, può derivare da questo e cioè di abbandonare per il momento certi presupposti tradizionali e ragionare con le carte che si hanno in mano oggi.
Un tempo, quando ero un ragazzo io, tutti noi cantavamo "l'obelisco è quella cosa che sta ritto sulle piazze, piace molto alle ragazze perchè è dritto e guarda in su" figuratevi se io non posso capire le ragazze. Però non capisco come mai ancora oggi degli architetti si servano di questo "qualche cosa di diritto e che guarda in su" per metterci dentro degli abitanti.
Probabilmente questi architetti di moda, dei quali ne parlo anche in un mio fascicolo intitolato "il pidocchio e il grattacielo", non hanno ancora capito la differenza di tempo da quando è stato costruito il primo grattacielo, chiamato "ferro da stiro" in america alto 80m, e il tempo in cui oggi viviamo. Non solo alla fine dell'800 poteva andar bene pensare all'abitazione in altezza, ma andava ancora bene ai tempi in cui mi sono laureato io nel 1939. Difatti io e i miei colleghi avveniristi, eravamo tutti per il grattacielo. Allora (1939) in Italia circolavano 24mila automobili. Oggi ne circolano più di 60milioni. Si è identificato che la vita è assolutamente in orizzontale e non più in verticale come poteva essere nel 1939 quando l'andare in verticale voleva dire liberare delgi spazi di terreno che potevano effettivamente essere a giardino e non come quelli di oggi, chiamati giardino ma che non sono altro che vie automobilistiche o parcheggi auto.

La strada del buon senso, in un certo senso le comprende tutte, ma quando il buon senso non è innato, si può ritrovare appunto attraverso l'intelligenza. In questo caso, un architetto o un imprenditore intelligente, dovrebbe capire i vantaggi della mia città ideale sopra quella dei grattacieli.
Dico subito che la mia città di 25mila abitanti è costituita da una sfera, non perchè la sfera sia una forma geometrica preferita da un punto di vista estetico ma perchè è il punto di arrivo di un calcolo di un sistema costruttivo. Un sistema costruttivo che oltre a permettere un urbanistica della quale posso parlare poi è costruttivamente non dico il meno costoso ma addirittura il più redditizio per due ragioni:
la prima ragione è da un punto di vista statico. Il cerchio è la struttura che consente la sopportazione di pesi con il minor costo della struttura in quanto il cerchio, in tutte le sue parti, risponde nello stesso modo a tutte le forze esterne.
la seconda ragione è che la struttura sferica permette il maggior spazio abitabile. Se in un grattacielo di altezza 200m e di base, abitualmente di 30x20, necessita di una struttura che occupa il 70% in media dell'edificio, la mia città della stessa altezza, occupa strutturalmente soltano il 20%. Cioè la struttura incide come incide la struttura di muratura di 1000anni fa quindi il minimo possibile.
Se si sommano i due dati, la struttura meno costosa e lo spazio in più utilizzabie, si deduce la convenianza di tale struttura.
A questi requisiti, ne vanno aggiunti altri che derivano dall'impostazione politica e urbanistica; politicamente difatti la città retta a Tempocrazia può essere suddivisa in tanti, chiamiamoli comuni di c.a. 2000 abitanti, dove le leggi sono scelte dai cittadini e dove i cittadinipossono tranquillamente vivere la giornata intera senza l'uso dell'automobile in quanto, ogni comune che si snoda con le sue abitazioni in un cerchio di 240m di diametro, possano trovare al massimo in 120m tutto quello del quale hanno bisogno: pronto socorso, viveri, chiese, scuole e uffici professionali e tutti i servizi necessari. I cittadini che lavorano nell'industria avranno, dalla città stessa, il servizio pubblico che li unisce alla citta' industriale.

arch. Guglielmo Mozzoni

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Guglielmo!
La proposta della Città Ideale, dopo aver preso forma, oramai è costruttiva al 100%. Questo non solo dal punto di vista architettonico, ma anche politico-filosofico…oltre che condividerne l’impostazione, cosa dovrebbero fare i cittadini per poterla vedere attuata?

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

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